Profughi, apre centro per l’impiego

Migration

È stato aperto in via Strozzi 11 a Milano, nella sede del centro per l’impiego, l’Hub lavoro rifugiati Afol Metropolitana, per i profughi di guerra. Un’iniziativa promossa dalla Città metropolitana di Milano e da Afol, in collaborazione con la Prefettura di Milano, per favorire l’inserimento lavorativo dei numerosi rifugiati ospiti nell’area metropolitana. Afol si pone come strumento per favorire l’inserimento lavorativo dei rifugiati, attraverso percorsi di formazione, integrando il percorso di accoglienza dei profughi con opportunità occupazionali e formative, aspetti cruciali per garantirsi un mezzo di indipendenza economica e porre le basi per una ripartenza, in attesa che la situazione si stabilizzi.

L’obiettivo di Afol Metropolitana è fare squadra con le realtà del terzo settore per orientare ai servizi le persone interessate ad un percorso lavorativo e veicolare le opportunità messe in campo: da qui, il contatto diretto di AFOLmet con i Centri di prima accoglienza è un canale privilegiato per sviluppare un lavoro di rete. Secondo l’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati sono 54mila i profughi ucraini in fuga dal conflitto giunti in Italia, di cui il 90% sono donne e minori. Nel territorio della Città metropolitana di Milano c’è, da tempo, una delle comunità ucraine più numerose: già prima dell’esodo determinato dal conflitto (Istat 2021), si contavano più di 20mila persone: di queste 8.300 nella sola città di Milano. Si stima che i numeri possano raddoppiare. L’accoglienza diffusa da parte di privati e famiglie ha permesso di tamponare, almeno in parte, l’emergenza abitativa. Una prima analisi ha delineato un’alta presenza di giovani madri e nonni in età da lavoro, con profili medio-alti, una buona capacità digitale e disponibilità all’impegno lavorativo, ma con una limitata padronanza della lingua inglese.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro