Nomine scuola, in Lombardia anno da record: "Tutti i prof sono già in cattedra"

Nomine annuali complete, non accedava da tempo immemore. Sovraffollamento, allarme a Como e Monza

Primo giorno di scuola

Primo giorno di scuola

"È il capodanno della scuola, confidiamo sia l’inizio di una nuova normalità, in aula. Certo possiamo contare su una stabilizzazione inedita", così Augusta Celada, direttore dell’ufficio scolastico regionale, apre il nuovo anno, numeri alla mano. Le scuole lombarde ieri hanno accolto 1.161.854 studenti. Una popolazione che continua a diminuire da quattro anni or sono e che segna un -1% rispetto allo scorso anno. Continua l’effetto domino, con quel calo demografico che si era fatto sentire nelle scuole dell’infanzia e primarie che raggiunge le medie. Studenti ancora in crescita solo alle superiori: 394.174 contro i 386.862 dello scorso anno. Aumentano ancora però le certificazioni di disabilità e le richieste sul sostegno: sono 47.855 a fronte delle 45.337 dello scorso anno. A fronte della contrazione degli alunni, sono aumentati i docenti: 117.857 rispetto ai 110.904 di quattro anni fa. La media di alunni per classe alla primaria è di 20,39, alle medie di 21,33 e alle superiori di 22,57 anche se questo non impedisce casi di classi sovraffollate, soprattutto nell’area di Monza e Brianza, Bergamo e Como. «Cominciamo l’anno con tutti gli insegnanti in classe": annuncia Celada. Ovvero, le nomine a tempo indeterminato e le supplenze annuali si sono chiuse - per la prima volta da tempo immemore - prima della campanella, con la nota in controtendenza degli insegnanti di sostegno. Hanno firmato un contratto a tempo indeterminato 12.136 docenti: "Abbiamo quadruplicato il numero di immissioni in ruolo, l’anno scorso erano state 3.116. E di queste 2.435 sono sulle attività di sostegno, a fronte delle 31 dello scorso anno. Il tutto in una situazione emergenziale", tira le somme il direttore scolastico. Sono 29.443 i contratti di supplenza firmati, di cui 12.963 sul sostegno. Certo, ci sono ancora alcuni "buchi", sia tra i docenti che tra il personale e si dovrà fare i conti con le rinunce nella "cara Lombardia" e con i “posti in deroga“. Ma le scuole procederanno ora dalle loro graduatorie, passaggio che spesso scattava a ottobre inoltrato. Pochi anche i reggenti se si pensa all’emergenza di tre anni fa: sono 75 (il 6,6%), rispetto ai 326 del 2018, 1.060 i presidi effettivi. Inizio dell’anno a prova di green pass: "La piattaforma ministeriale ha snellito le procedure. La preoccupazione che nulla si inceppi continua anche per i giorni futuri, ma è un buon inizio", sottolinea Celada. Resta quella "minoranza rumorosa" di personale che non è stata fatta entrare a scuola: "Sono meno di 100".  

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