Furto di mutande, Vallanzasca condannato a 10 mesi. Lui: "Ma io indosso solo Versace"

Durante l'interrogatorio il bel René ha affermato di indossare "solo mutande Versace" e non "mutande da tre euro". Il pm aveva chiesto otto mesi. Condanna superiore per tentata rapina impropria aggravata

Renato Vallanzasca in tribunale a Milano (Ansa)

Renato Vallanzasca in tribunale a Milano (Ansa)

Milano, 14 novembre 2014 - Il furto era già costato la revoca della semilibertà, ora però Renato Vallanzasca, già all'ergastolo in via definitiva, è stato condannato a dieci mesi di reclusione e 300 euro di multa. L'ex capo della ligera milanese era stato sorpreso a giugno in un supermercato di viale Umbria con delle mutande rubate. Il reato è stato qualificato dal giudice Ilaria Simi De Burgis come tentata rapina impropria aggravata. Riconosciuta l'attenuante di aver causato un "reato patrimoniale di speciale tenuità" e ha escluso l'aggravante della recidiva. Con questa condanna l'ex capo della "ligera" milanese rischia però di non ottenere più benefici durante la detenzione.

La sentenza ha fissato una pena superiore rispetto a quella richiesta nell'arringa dal pm Angelo Renna: 8 mesi e 600 euro di multa. La refurtiva consisteva in due paia di mutande, una cesoia e del concime, nascosti nello zaino. Presente in aula davanti al giudice Ilaria Simi De Burgis, l'ex capo della "ligera" si era innervosito per la testimonianza resa dal direttore del supermercato e si è poi fatto interrogare, sostenendo che lui indossa "solo mutande Versace e non mutande da 3 euro".

IL CASO - L'episodio, inizialmente qualificato come furto aggravato dal danneggiamento della merce, avvenne intorno alle 20 del 13 giugno. In base a quanto contestato a Vallanzasca, è stato sorpreso da un vigilante mentre rompeva alcune confezioni di boxer nel reparto dell'intimo del supermercato, infilandoli in uno zainetto. Quando è giunto alla cassa, l'addetto alla sicurezza gli ha fatto notare il fatto sentendosi rispondere "E allora?".  Arrestato per furto aggravato, il fatto è poi stato riqualificato come rapina impropria per il presunto rifiuto del 64enne di mostrare al vigilante il contenuto dello zaino, prima dell'arrivo dei carabinieri. Ora il giudice ha emesso la sentenza per tentata rapina impropria aggravata. Fra trenta giorni depositerà le motivazioni.

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