Piastra dei Servizi Expo, archiviata accusa di turbativa d'asta per Sala

Il sindaco in un altro filone del procedimento è a processo per falso ed è stato invece prosciolto dall'accusa di abuso d'ufficio, ma i pg hanno fatto ricorso in appello

Giuseppe Sala quando era ad di Expo

Giuseppe Sala quando era ad di Expo

Milano, 5 ottobre 2018 - Il gup di Milano Giovanna Campanile, come richiesto dalla Procura generale nei mesi scorsi, ha archiviato l'accusa di turbativa d'asta sul maxi appalto per la Piastra dei Servizi di Expo che era stata contestata, tra gli altri, all'ex commissario unico per l'Esposizione universale e sindaco di Milano Giuseppe Sala. Il primo cittadino in un altro filone del procedimento è a processo per falso ed è stato invece prosciolto dallo stesso gup dall'accusa di abuso d'ufficio, ma i pg hanno fatto ricorso in appello. L'archiviazione dalla turbativa d'asta, oltre a Sala, difeso da Salvatore Scuto e Stefano Nespor, riguarda l'ex manager di Ilspa Pierpaolo Perez, assistito dall'avvocato Giovanni Briola, l'ex dg Ilspa Antonio Rognoni e Carlo Chiesa, ex responsabile unico del procedimento Piastra. 

L'aver 'stralciatò dal maxi appalto per la Piastra dei Servizi di Expo la «fornitura» delle cosiddette "essenze arboree", ossia il 'verde' da mettere nel sito espositivo, non ha creato alcun "ingiusto vantaggio o danno per alcuno dei concorrenti", ha scritto il gup nel provvedimento con cui ha accolto la richiesta dei sostituti pg Massimo Gaballo e Vincenzo Calia.  E ha chiarito: "Quello scorporo della fornitura è stato utilizzato per rientrare nell'importo complessivo dell'appalto, che appariva inidoneo a coprire i costi dell'opera, senza che questo possa costituire in alcun modo turbativa, non derivando da questa operazione ingiusto vantaggio o danno per alcuno dei concorrenti". E "in assenza di discriminazione nei confronti di alcuno dei concorrenti", ha concluso il gup, non c'è reato. 

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