Primini del Tecnico, avvio d’anno "in gita" al Villaggio Operaio

Una visita al Villaggio Operaio di Crespi, gioiello Unesco. Avvio d’anno fuori dagli schemi per i primini dell’Istituto Tecnico Nizzola di Trezzo che da ieri si gustano uno degli itinerari culturali più apprezzati della zona. Un salto direttamente nella storia "per rompere il ghiaccio", spiega l’istituto superiore che ha inserito l’iniziativa nel progetto Accoglienza. Da qui la scelta della meta, vicina e blasonata, la fabbrica ideale progettata e costruita dall’industriale cotoniero Cristoforo Benigno Crespi, che attorno allo stabilimento realizzò una città a misura d’uomo. Una scoperta per i ragazzi che studiano la pianta del borgo che rispecchiava le gerarchie all’interno dell’azienda, ma che in qualche modo cercava di ricucire lo strappo con il mondo contadino. Un importante spunto di riflessione.

Prima tappa, l’opificio, il gigante con ciminiera che svetta, ancora perfetta, e che custodisce nella pancia di 90mila metri i telai che hanno scritto pagine irripetibili del tessile lombardo e italiano. Il modello è anglosassone, lo stabilimento-comunità prende forma nel 1878, intorno alle attività di famiglia, cuore del complesso, le case degli operai, le ville degli impiegati e dei dirigenti, l’ospedale, il teatro, il cimitero e la chiesa. Oggi è il più importante sito di archeologia industriale del Paese. Per il Nizzola, "il simbolo di un nuovo inizio", dopo il pugno allo stomaco della pandemia. Bar.Cal.

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