Prima della Scala, è conto alla rovescia: piazza blindata

Novecento uomini dislocati davanti al teatro e nelle zone limitrofe: unità antiterrorismo in azione

Forze dell'ordine in piazza Scala

Forze dell'ordine in piazza Scala

Milano, 6 dicembre 2018 - Prima della Scala, ci siamo. Venrerdì 7 dicembre si alzerà il sipario sulla stagione lirica del Piermarini: in scena l’Attila di Giuseppe Verdi, diretto dal maestro Riccardo Chailly e allestito dal regista Davide Livermore. Come di consueto, tutta l’area attorno al teatro sarà sorvegliata con particolare attenzione da centinaia di uomini in divisa. Nella matttinata di mercoledì 5 dicembre si è svolta a Palazzo Diotti la riunione settimanale del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal prefetto Renato Saccone: durante l’incontro, al quale hanno preso parte i vertici delle forze dell’ordine, sono stati messi a punto gli ultimi dettagli dell’imponente piano di sicurezza per le giornate di gioved 6 e venerdì 7 dicembre, considerato che all’evento scaligero si sommeranno il tradizionale appuntamento con la Fiera degli Oh bej! Oh bej! e il vertice internazionale Osce al Mico di via Gattamelata. Stando a quanto risulta, è stato sostanzialmente riconfermato il dispositivo previsto per il 7 dicembre dello scorso anno, quando furono impiegati in totale 900 tra agenti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani (ce ne saranno circa 500 in servizio in vari punti della città in turno ordinario).

In particolare il servizio predisposto dalla Questura prevede una vigilanza fissa davanti al Piermarini e una vigilanza dinamica lungo il perimetro dell’edificio. Tutti i punti ritenuti sensibili verranno sottoposti ad accurata bonifica, anche in maniera discreta nel corso della rappresentazione. All’esterno del teatro, ci saranno uomini in divisa e in borghese che controlleranno i presenti con il metal detector, misura introdotta nel 2015 a seguito degli attentati terroristici di Parigi e dell’allarme lanciato dall’Fbi su Scala e Duomo come obiettivi a rischio. Davanti a Palazzo Marino, ci sarà il presidio di protesta organizzato dal centro sociale Cantiere «Lega Ladrona, Milano non perdona. Que se vayan todos!». Come l’anno scorso, il monitoraggio con i rilevatori di metalli si estenderà pure alle aree limitrofe alla zona rossa, transennata tra via Case Rotte, via Manzoni, via Filodrammatici e via Santa Margherita: la sorveglianza sarà attenta anche in zona Galleria Vittorio Emanuele, lì dove centinaia di milanesi e turisti si recheranno per assistere all’Attila sul classico maxischermo sotto l’Ottagono.

Dislocate sul territorio le unità specializzate anti-terrorismo di polizia (Uopi) e carabinieri (Api e Sos), reparti d’élite in grado di rispondere nel giro di pochi minuti a eventuali minacce; a guardare tutto dall’alto ci saranno i tiratori scelti. Riflettori puntati pure sul vertice dei ministri degli Esteri dei Paesi aderenti all’Osce: ieri si sono svolti sopralluoghi e bonifiche preliminari, in vista dell’evento in programma giovedì 6 e venerdì 7 dicembre.

 

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