"Preso di mira da due omofobi con un bambino"

“Sghignazzi” perché gay. Denuncia un episodio di omofobia lo scrittore rozzanese Jonathan Bazzi. "Centro di Todi – racconta su twitter l’autore di ‘Febbre’ e ‘Corpi minori’ –. Due amici quarantenni con bambino sette-ottenne al seguito passeggiano per il corso prima di pranzo. Passiamo io e il mio ragazzo, il padre del bambino ferma tutti, sghignazzando con gli occhi esplosi dallo spasso chiede al figlio e all’amico di girarsi a guardarci per unirsi anche loro all’incontenibile sollazzo del contemplare due invertiti a passeggio". "Anche per questo l’educazione alle differenze in questo Paese resta impossibile – prosegue lo scrittore nel tweet –. Quando si parla di identità e relazioni i bambini vanno ‘lasciati stare’ affinché possiate insozzarli ben bene, sin dalla lallazione, con la vostra lordura retriva e psicopatologica, buona ad assicurarvi un paio di secondi di adrenalina a scapito della dignità del primo che passa. E gli anni che ci aspettano non faranno che garantire legittimità a questo tradizionalissimo film dell’orrore".

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