Le Poste nei paesi “dimenticati”: sportelli automatici in 106 Comuni lombardi

Già a partire dalla prossima settimana i tecnici di Poste Italiane inizieranno i sopralluoghi nei vari Comuni per pianificare le installazioni

Poste

Poste

Milano, 11 gennaio 2019 - I piccoli comuni “dimenticati” ora sono più vicini alla civiltà. Con un semplice sportello bancomat che in realtà tecnicamente si chiama Atm, acronimo di automated teller machine. Sportello automatico per i prelievi e per varie operazioni di Poste Italiane. Non è una nuova invenzione tecnologica ed è scontato vederli nelle città o nei paesi di medie dimensioni. Ma nei 106 Comuni sotto i 5mila abitanti sparsi sui monti e nelle campagne lombarde, lontani da qualsiasi servizio connesso, anche un semplice prelievo di contanti diventava una impresa impossibile. Ma dopo gli appelli dei sindaci e dell’Unione comunità montane, l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha dato il via libera al progetto che semplifica la vita quotidiana di migliaia di lombardi. Quasi la metà dei 253 Postamat installati in tutta Italia, entro i prossimi mesi saranno posizionati in Lombardia. Da lì si potranno effettuare prelievi ma anche pagare bollette ed effettuare altre operazioni del portafoglio di Poste Italiane.

«Un servizio utile, in realtà in cui non esistono nemmeno sportelli di istituti di credito e i cui abitanti oggi sono costretti a veri e propri viaggi per sbrigare commissioni che in città sono immediate», la soddisfazione di Tiziano Maffezzini, presidente dell’Unione delle 23 Comunità montane lombarde che riunisce oltre 500 Comuni, la maggior parte di piccole dimensioni.

Già a partire dalla prossima settimana i tecnici di Poste Italiane inizieranno i sopralluoghi nei vari Comuni per pianificare le installazioni che partiranno all’inizio di marzo. In particolare, gli sportelli dovranno essere collocati all’interno dei municipi o comunque in sedi pubbliche, in locali attrezzati con corrente elettrica, sistemi di sicurezza e senza barriere architettoniche. Non saranno necessarie opere di muratura ma per Poste Italiane, soltanto di “bussolotti”, l’operazione ha richiesto un investimento di oltre un milione e mezzo di euro. A cui, comunque, andranno aggiunti i costi di manutenzione, controllo e gestione di ogni singolo sportello.

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro