Post sessista contro Kamala Harris: sospeso per un mese professore della Statale

Stop anche allo stipendio per lo stesso periodo. Si tratta di una decisione presa dal Cda della Statale che si è tenuto oggi

Il post incriminato

Il post incriminato

Milano - E' stato sospeso dall'insegnamento per un mese e rimarrà senza stipendio per questo stesso periodo di tempo Marco Bassani, il docente dell'Università statale di Milano che aveva postato sulla sua pagina Facebook, lo scorso novembre, un commento sessista sulla neo eletta vice presidente americana Kamala Harris. Un post che aveva provocato polemiche e per questo l'università aveva deciso di intraprendere un procedimento disciplinare. La decisione di sospendere il professore per un mese, sospendendogli anche lo stipendio, è stata presa dal Cda della Statale che si è tenuto oggi. 

Il post sessista

Lo scorso novembre, il docente della Statale aveva postato su Facebook una foto della numero due di Joe Biden con la scritta (tradotta dall’inglese): "Sarà una ispirazione per le giovani ragazze dimostrando che se vai a letto con l’uomo giusto, potente e ammanicato, allora anche tu puoi essere la vice di un uomo con la demenza. È come la storia di Cenerentola". Un post pubblico che dopo poche ore il professore  aveva rimosso, non prima però che gli screenshot iniziassero a girare sul web.

La denuncia

A denunciare l’accaduto era stata la lista universitaria Unisì-Uniti a Sinistra: "È inaccettabile che un professore universitario, che dovrebbe occuparsi anche della crescita umana degli studenti e delle studentesse oltre che della formazione culturale, condivida post di questo genere – la sottolineatura –. È estremamente lesivo nei confronti della dignità delle donne e delle studentesse. Anche soltanto l’idea che un professore possa valutare il lavoro delle studentesse in maniera diversa da quella delle singole competenze è inaccettabile e riprovevole. Unisì ha già contattato l’ateneo e richiesto che vengano presi dei provvedimenti seri nei confronti del professore". Gli studenti avevano scritto al rettore Elio Franzini per chiedere un intervento. 

Il rettore: "Post indegno"

La risposta del rettore Elio Franzini non si era fatta attendere: "Il post è indegno e l’ateneo, nei limiti delle sue possibilità, interverrà nel modo più severo possibile. Domani stesso ( oggi, ndr ) si avvierà un procedimento disciplinare". " Chi ha l’onere e l’onore di insegnare negli atenei del nostro Paese non può assolutamente cedere a squallidi stereotipi e pregiudizi sessisti", il commento del sottosegretario all’Università e alla Ricerca Peppe De Cristofaro.

L'intervento di due docenti

Dopo un'ufficiale condanna del post da parte del rettore, nelle sue pagine social, l'Università aveva subito pubblicato un intervento di due docenti, che prendevano le distanze dal post discriminatorio. "Esprimiamo la più ferma condanna nei confronti delle affermazioni di cui siamo venute a conoscenza da parte del prof Bassani, già condannate dal Rettore", avevano scritto in una nota Lorenza Violini, Ordinaria di Diritto costituzionale e presidente del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, insieme a Marilisa D'Amico, ordinaria di Diritto costituzionale e Prorettrice a Legalità, Trasparenza e Parità di diritti. Le due professoresse avevano inoltre ricordato che l'università si era di recente dotata di un 'Codice per la tutela della dignità e del benessere delle persone nell'organizzazione', "che intende rafforzare la promozione e il rispetto del principio di eguaglianza e di non discriminazione". E ancora: "Ci stiamo impegnando con tutte le nostre forze per promuovere iniziative che favoriscano il cambiamento culturale e un'Università inclusiva e conforme a questi valori. Da parte nostra ci ripromettiamo di organizzare quanto prima giornate anche con gli studenti di riflessione su queste problematiche. Chiediamo a tutto l'Ateneo di impegnarsi in questo senso".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro