Milano, positivo al Covid nel centro accoglienza di via Quintiliano: proteste e tensione

Polizia e Esercito presidiano la struttura per scongiurare la fuga degli altri ospiti messi in quarantena. Tamponi per personale e migranti. "Situazione molto delicata"

La Polizia presidia il centro accoglienza di via Quintiliano

La Polizia presidia il centro accoglienza di via Quintiliano

Milano, 11 agosto 2020 - Momenti di tensione al centro di accoglienza di via Quintiliano 46, a pochi passi da via Mecenate, alla periferia sud est di Milano. Da lunedì sera il luogo è presidiato perché dopo la notizia che un ospite è risultato positivo al coronavirus si è scatenata la protesta.

Molti dei richiedenti asilo lì accolti (in totale 44), agitati, hanno minacciato di scappare violando la quarantena. Così è stato necessario l'intervento della polizia, con le Volanti del commissariato Mecenate, a placare gli animi. Ora la situazione è tornata alla normalità ma il sito è comunque monitorato dall'Esercito. L'uomo risultato positivo, che lavora in un'azienda come magazziniere, è stato trasferito in una struttura appositiva gestita dalla Croce Rossa a Linate.

La notizia è stata resa nota dal presidente del Consiglio del Municipio 4, Oscar Strano, il quale comunica anche che ospiti e personale del centro (gestito da Angel Service) saranno sottoposti al tampone a partire da oggi, con isolamento immediato. Molti dei richiedenti asilo lavorano come rider, in giro per la città a consegnare cibo a domicilio. “E' una situazione molto delicata – conclude Strano –, che il commissariato Mecenate sta gestendo al meglio”.

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro