Viale Sarca, dal ponte piovono pietre

Blocco staccato di prima mattina. Nessun ferito

Dopo il crollo sono intervenuti la Polizia locale i tecnici di Rfi e i vigili del fuoco

Dopo il crollo sono intervenuti la Polizia locale i tecnici di Rfi e i vigili del fuoco

Milano 16 febbraio 2019 - Un blocco di pietra crollato. Fotografia di ieri mattina alle 7 a ridosso del ponte ferroviario di viale Sarca, a pochi passi da via Arbe, accanto alla corsia più a destra in direzione periferia. «Di nuovo?», la reazione dei cittadini alla vista dei frammenti di pietra a terra e dei mezzi sopraggiunti per correre ai ripari: vigili del fuoco, Polizia locale, tecnici di Rfi. Si sarebbe staccata una porzione di pietra di circa 50 centimetri per 50 dal fregio che orna il parapetto del ponte a oltre 4 metri d’altezza. Tra le figure scolpite e tutelate dalla Soprintendenza spicca lo scudo crociato simbolo di Milano. Il blocco ha ceduto in un momento in cui per fortuna non passava nessuno, né a piedi e né in auto. Le Ferrovie assicurano che il ponte non presenta problemi a livello strutturale né di stabilità. In ogni caso, l’area è stata subito messa in sicurezza: gli addetti hanno provveduto a posizionare delle reti di protezione. Per consentire le prime operazioni, il tratto di strada interessato è rimasto off limits al traffico per alcune ore: auto bloccate all’altezza di via Padre Reginaldo Giuliani durante le verifiche tecniche, mentre durante la posa delle reti il traffico veicolare è tornato alla normalità. Ma non è la prima volta. Una cascata di cemento e intonaco sotto il ponte ferroviario aveva allarmato i cittadini il 10 ottobre del 2017.

In quel caso, la parte interessata era stata quella della corsia opposta, verso il centro città. Mentre lo scorso 1° febbraio, sempre «causa caduta calcinacci» dal ponte di viale Fulvio Testi (a due passi), la carreggiata era stata parzialmente chiusa al traffico per un paio d’ore a scopo precauzionale. Tratto riaperto solo dopo le verifiche statiche da parte dei tecnici e la certezza che non ci fossero pericoli a livello strutturale. Lo stesso copione, sempre in viale Fulvio Testi, si era ripetuto lo scorso agosto. E anche in quella occasione il Comune aveva assicurato che non ci fossero problemi strutturali. Ma ora i cittadini chiedono controlli più frequenti e mirati: «Purtroppo constato un’incuria a livello generale, si agisce solo quando capita qualcosa. Questo fatto è emblematico: ponti controllati solo dopo che crollano calcinacci, e per fortuna senza aver causato danni a qualcuno», evidenzia Luca Cantoni. «Ogni volta che piove, in questa zona temiamo lo straripamento del Seveso. Ora dobbiamo preoccuparci pure per la caduta delle pietre dai ponti ferroviari?», continua. «Ancora blocchi di pietra caduti? Una cosa da non credere - continua Carlo Collareda -. La manutenzione non esiste: quei ponti sono molto datati, andrebbero controllati più spesso». Antonio Puddu aggiunge: «Per fortuna in quel momento non passava nessuno, ma non si può sempre sperare: occorre intervenire».

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