Sesto, polizia locale: niente straordinari

Gli agenti in stato di agitazione intendono bloccare i servizi notturni proprio mentre riprende la movida

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di Laura Lana

Non c’è solo lo sciopero durante la giornata conclusiva della festa patronale, domenica 27 giugno, nelle intenzioni della polizia locale. Sul piatto c’è soprattutto il blocco degli straordinari, per un mese. Significa bloccare tutti i servizi speciali di pattugliamento e presidio del territorio, nei weekend, nei notturni, nelle operazioni mirate. Sulpm e Csa rilanciano, dopo il primo tentativo. I sindacati avevano infatti già provato a incrociare le braccia per la domenica del Giro d’Italia: in quell’occasione il prefetto li aveva precettati.

Lo stato di agitazione, però, non è rientrato e le tensioni tra un buon pezzo di comando e l’amministrazione sono alle stelle, come dimostrano i volantinaggi, la protesta sotto il municipio delle scorse settimane e, ora, la nuova indizione dello sciopero per la fiera di San Giovanni che, seppur in versione mini, occuperà l’intera giornata tra le operazioni di controllo, viabilità, annonaria, verifica degli stalli per gli stand durante il posizionamento e sbaracco alle 21. In aggiunta, questa volta, c’è anche il blocco delle ore di straordinario dal 27 giugno fino al 25 luglio, con la minaccia che "verranno perseguiti nelle opportune sedi eventuali ordini di servizio". Un vero contraccolpo con l’avvento della zona bianca e la fine del coprifuoco, che ha riportato, soprattutto nel weekend, la movida in centro, flussi di traffico cittadino e di attraversamento intensi e il ripristino degli eventi culturali e ricreativi. La polizia locale di Sesto è tra le poche a fare il servizio notturno, reintrodotto la scorsa estate dopo che era stato eliminato anni fa a causa della difficoltà di organizzare turni e recuperi. Da quando l’amministrazione ha scelto di riavviarlo, è iniziata la battaglia sindacale, che ha portato anche al primo tentativo di conciliazione (poi fallito) in Prefettura. "Molte delle istanze sono strumentali, perché non corrispondono alla realtà, come la carenza di nuove dotazioni o del sistema di videosorveglianza, che abbiamo invece potenziato. Quanto al turno di notte, noi vogliamo una città presidiata 24 ore su 24", aveva spiegato in aula il sindaco Roberto Di Stefano, mentre fuori manifestavano. Tra i nodi ci sono le indennità di servizio: se per le sigle non sono quelle incentivanti del passato, per l’amministrazione sono state introdotte e adeguate.

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