Polemica Sala-Flick sull’omogenitorialità

Il giurista contesta la scelta del primo cittadino di scavalcare il Parlamento

È polemica tra il sindaco Giuseppe Sala e il presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick sul riconoscimento dell’omogenitorialità. Il giurista non ha condiviso la decisione comunicata dal primo cittadino sabato al Pride milanese ("Abbiamo riattivato il riconoscimento dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali. Avevamo avuto sentenze avverse e il Parlamento doveva legiferare, ho aspettato che lo facesse ma non si sono mossi e dovevo fare la mia parte"). E così Flick, in un’intervista alla Stampa, boccia la mossa di Sala: "Milano si autoproclama città dei diritti. Mi sembra che stiamo un po’ mandando a quel paese l’articolo 1 della Costituzione ed un minimo di certezza delle regole: la sovranità appartiene al popolo, non ai sindaci". La replica di Sala: "Non è vero che io scavalchi il Parlamento, che ha avuto tanto tempo per intervenire e non l’ha fatto. Se le cose van fatte, si devono fare. Il punto è – e lo dico ai Flick della situazione – che è diverso stare nel proprio ufficio o parlare con i cittadini. Dunque alzo le spalle e andrò avanti per la mia strada".

M.Min.

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