Poco di nuovo anche sotto la pioggia

Enrico

Beruschi

Mi sono permesso una allusione ad una frase celebre: se vai a cercare con quel coso qui (il computer), te ne raccontano di tutti i colori, che alla fine finisci più frastornato di prima. Per questo io mi accontento di girare il discorso a caso e sottovoce mi scuso. Anno nuovo: è tornato a farsi sentire quel simpaticone di un hacker (forse più di uno), che tenta il ricatto e chiede soldi, ma supera la quota di contanti consentita e non so come fare; ho dovuto cancellarlo come il solito. Per contro esiste una gran dama, che ha vinto una cifra esagerata ad una lotteria e vuol donarne una parte a qualche fortunato scelto a caso sempre con quel coso qui: mi sorprende che siamo in tanti sulla terra, ma è già la terza volta che sceglie me. Ho risposto di no, non sono un ragazzo così frivolo e, come dice Scarpia nella Tosca, " A donna ricca non mi vendo a prezzo di moneta". Spero di non fare la stessa fine, io quella lì non voglio vederla neanche pitturata sul muro, come l’organo di Baggio (periferia milanese). Hanno sentenziato che il ’22 è stato l’anno più caldo di sempre: a Nuova York e dintorni qualcuno non ci ha creduto ed è morto di freddo. I telegiornalisti non sanno più che pesci pigliare e si sfogano a parlare per ore dei prezzi del gas, del petrolio e di tutto quello che essi credono possa interessare al poveretto davanti al televisore mentre sta mangiando: un modo come un altro per rovinare la digestione. Sono le 23 di domenica: sia Inter che Milan hanno pareggiato, facendosi raggiungere quasi fuori tempo massimo: questa sì che è rogna!

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