La pizza diventa 'etnica', egiziani pronti al sorpasso degli italiani

Le pizzerie straniere, tra somministrazione in loco e asporto, sono ormai rispettivamente il 50%

Una pizza

Una pizza

Milano, 12 agosto 2016 -  Tra i piatti simbolo della cucina italiana c'è la pizza. Ma a Milano sta diventando sempre più etnica. Sì, perché le pizzerie straniere, tra somministrazione in loco e asporto, sono ormai rispettivamente il 50% (634 su un totale di 1.270 imprese che nell'attivita' dichiarano di essere pizzerie) e il 45% (180 su 397) avvicinandosi al sorpasso su quelle italiane. A Torino e' straniera piu' di una pizzeria su tre (38%) mentre a Roma una su cinque (20%). Resiste Napoli, nella patria mondiale della pizza gli stranieri sono meno di 1 "pizzaiolo" su cento. Si tratta di dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano.

Tra le nazionalità specializzate in pizza spiccano gli egiziani che a Milano pesano il 66% dei titolari stranieri (considerando solo le imprese individuali), a Roma il 59% e a Torino il 42%. Sono nati in Egitto anche il 27% dei ristoratori specializzati in pizza di Bologna, città dove pero' i pizzaioli stranieri piu' numerosi provengono dal Pakistan (uno su tre, 33,8%). A Napoli invece i pochi pizzaioli stranieri vengono dall'Est. Le pizzerie si confermano ovunque una buona parte dell'offerta della ristorazione italiana: sono il 31% dei ristoranti bolognesi, il 26% di quelli milanesi, oltre il 20% dei ristoranti romani (24%) e torinesi (22%). A Napoli sono il 12%.

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