La pizzeria Biagio sfrattata dal fondo Usa: "Cerchiamo un posto per ripartire"

Nando, il figlio del fondatore arrivato 45 anni fa dalla Campania con la ricetta della “Margherita“. L’intero stabile acquistato da americani

MIlano - Via Vincenzo Monti non sarà più la stessa senza la storica pizzeria Biagio che domani, dopo 45 anni di attività, chiude i battenti. Un pezzo di cuore della città che viene a mancare soprattutto per i residenti della zona ma anche per chi, pur non abitando vicino, è un habitué perché considera le sue pizze le migliori di Milano. Biagio da quasi mezzo secolo non è mai cambiato. Un locale piccolo, ma sempre pieno, molto semplice e rustico con arredamento anni ’80. La fanno da padrone delle colorate tovaglie a quadretti bianchi e rossi, la sala da pranzo dalle tinte vivaci è ricca di opere d’arte, l’atmosfera è casalinga e familiare, nonostante la pizzeria sia frequentata principalmente dalla borghesia della Milano bene. E un menu solo a base di pizze cotte rigorosamente nel forno a legna con pomodori e mozzarelle che arrivano direttamente dalla Campania e farine di prima qualità. Un’attività che da 45 anni resiste senza mai aver avuto cali, uscita indenne anche dal periodo nero del Covid che ha messo in ginocchio numerosi ristoranti milanesi.

Ma non tutte le favole sono a lieto fine e chi ha spezzato i sogni dei fratelli Nando e Sandro Iannone, proprietari della storica pizzeria, è stato Blackstone, un fondo americano che lo scorso novembre ha comprato tutto il palazzo di via Vincenzo Monti 28. Non è ancora chiaro quale sia il destino finale dell’immobile, ma pare che sarò trasformato in un hotel di lusso. I lavori di ristrutturazione lasceranno intatta solo la facciata, quindi, anche volendo, è praticamente impossibile concedere un prolungamento all’attività di Biagio. Tutti gli altri negozi e le abitazioni del palazzo sono già stati sfrattati da mesi. E’ rimasta solo la pizzeria, che ora purtroppo dovrà abbassare la saracinesca per sempre, con l’incredulità dei residenti che ormai consideravano Biagio come un’istituzione della zona e quindi un locale intramontabile.

«La pizzeria è stata aperta il 7 gennaio del 1977 dal nostro papà Biagio che da Palma Campania, alle pendici del Vesuvio, si era trasferito a fare il pizzaiolo a Milano portando qui la sua ricetta della Margherita doc – racconta Nando, 50 anni, il figlio più piccolo del fondatore -. Poi io e i miei fratelli abbiamo iniziato a lavorare con lui, che è mancato a 87 anni nel 2017, e con il passare del tempo la pizzeria è diventata un vero e proprio punto di riferimento per la città.

Ce ne stiamo rendendo conto anche e soprattutto ora che siamo in chiusura perché da un mese continuiamo ad avere dimostrazioni d’affetto e di solidarietà da tutti i nostri clienti. Veramente non ci aspettavamo tutto questo trasporto nei nostri confronti, siamo senza parole.

E in un momento così triste per noi, tutte queste dimostrazioni di stima e fedeltà sono le uniche cose che ci rendono felici. E ci danno la forza di andare a vanti. Infatti, stiamo cercando una nuova location, anche se non è facile. Vorremmo rimanere in zona, questa è una promessa che abbiamo fatto ai nostri clienti che ci dicono che non riusciranno a fare a meno delle nostre pizze", conclude Nando speranzoso.

 

 

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