Il Papa indossa il grembiule: "PizzAut è nello stile di Dio"

Entusiasmo alle stelle per i ragazzi di Nico Acampora ricevuti in Vaticano: la pizza cucinata per il Pontefice è stata battezzata Cantico delle creature

Papa Francesco con il grembiule rosso di PizzAut e il fondatore Nico Acampora

Papa Francesco con il grembiule rosso di PizzAut e il fondatore Nico Acampora

"I ragazzi di PizzAut che cucinano per i poveri di San Pietro. È questo lo stile di Dio". Emozione travolgente per cuochi e camerieri di Nico Acampora, ieri in udienza privata da papa Francesco. Le parole del Pontefice arrivano dritte al cuore della brigata di Cassina che ha preparato una sorpresa per lui: la “Cantico delle creature”, una pizza che "racconta la fratellanza fra tutti gli uomini". "Pomodoro rosso come il fuoco – spiega il fondatore del primo ristorante interamente gestito da giovani speciali – la patata che rappresenta la terra, i pomodorini gialli e rossi, le stelle; una spruzzata di pepe e curcuma, il vento e il tempo che uniscono tutti da un continente all’altro".

L’immagine stessa di quell’economia dell’inclusione che il Papa ha voluto fissare celebrando con un lungo abbraccio la Giornata dell’autismo. E per farlo ha indossato la divisa dei cassinesi: l’inconfondibile grembiule rosso già diventato virale. "L’hanno visto milioni di persone in tutto il mondo", ripete Acampora, che dopo l’incontro con Bergoglio ha cucinato sotto il colonnato del Vaticano, dove trovano rifugio i senzatetto. "Un’esperienza indimenticabile, il miglior incoraggiamento per la nostra battaglia. Sua Santità che indossa il nostro grembiule vuol dire dignità, inclusione e speranza per le persone autistiche e non solo".

«Esiste un’economia che mette l’uomo al centro e poi esiste un’economia di scarto che non considera l’uomo, bisogna decidere da che parte stare", ha detto il Pontefice ai ragazzi dello staff. Il miglior endorsement a pochi giorni dal primo anniversario del ristorante: il primo maggio la pizzeria compirà un anno "e la data non è stata scelta a caso". Il riscatto dei giovani che rischiavano l’emarginazione – "dopo i 18 anni nessuno più si occupa di loro, a parte le famiglie ovviamente" – è cominciato proprio dal posto di lavoro che "non significa solo reddito, ma non essere più trasparenti, avere una posizione".

Una missione condivisa dal Vaticano. Per i giovani milanesi c’è stato un altro appuntamento importante a Roma. In Senato con il ministro del Lavoro Andrea Orlando e il segretario dem Enrico Letta. Anche a loro hanno ribadito il concetto: "Senza i più deboli non si va lontano". Una lezione che il ministro aveva già toccato con mano a tavola, a Cassina, a ottobre.

 

 

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