Più diagnosi di disabilità all’asilo: certificazioni in aumento del 35%

Nei servizi del Comune di Milano 438 educatori di sostegno. Percorsi di formazione per tutto il personale. Fra le scuole servono già 708 insegnanti specializzati in più rispetto agli 8.938 che erano stati previsti

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di Simona Ballatore

Servono già 708 insegnanti di sostegno in più tra Milano e provincia, rispetto agli 8.938 che erano stati previsti prima del suono della campanella. Numero in costante aggiornamento. E a crescere sono anche le richieste di aiuto nei servizi dell’infanzia del Comune di Milano, "che negli ultimi tre anni hanno visto un incremento delle certificazioni di disabilità del 33% - ha fatto il punto la vicesindaco Anna Scavuzzo nell’ultima commissione consiliare congiunta Educazione e Pari Opportunità -. Dal trend storico si stima che le certificazioni nell’anno 20222023 potrebbero aumentare, in corso d’anno, del 35%. Saranno attivati ulteriori moduli di sostegno rispetto al dato di settembre". Se nel 2015 i piccoli seguiti erano 398, oggi sono già 574. Si torna alle modalità organizzative pre-Covid. Gli educatori già assegnati sono 438, 107 in più rispetto al 2019. Facendo salire le ore di sostegno erogate da 43.035 a 52.411. "Le ore di assistenza educativa attivate a settembre 2022, già oggi in aumento a seguito delle ultime certificazioni ricevute, sono state incrementate del 21,7% rispetto a settembre 2019, e accompagnano il ritorno alla normalità anche con le altre progettualità sull’inclusione, sospese durante l’anno educativo 20202021", ricordano ancora da Palazzo Marino. Costo del servizio aumentato del 7,8% per l’inflazione, quest’anno - vista la crescita continua delle certificazioni - è stato già previsto a bilancio un milione e 400mila euro in più per "interventi di integrazione scolastica e successo formativo degli alunni e delle alunne con disabilità", passando dai 12,3 milioni di euro dello scorso anno ai circa 14,3 milioni di euro per il 202223. "L’educatore di sostegno interviene al pari di tutti gli educatori del servizio - ricordano dall’assessorato –. È a supporto dei bisogni specifici di bambine e bambini con disabilità, ma è anche parte integrante dell’équipe educativa che progetta il servizio nelle sue dimensioni inclusive".

Tra i servizi attivati - oltre alla progettazione di spazi accessibili - anche azioni di sostegno alla genitorialità, la consulenza di psicopedagogisti che supportano il team educativo, mediazione linguistico culturale e la formazione delle 67 unità educative. Ci saranno laboratori di arteterapia, danzaterapia, musicoterapia, progetti per garantire continuità nella fascia 0-6, consulenze specialistiche con logopedisti e neuropsichiatri e psicomotricità genitori-bambini. Fra i progetti proposti, “Considerami“, in collaborazione con l’area Domiciliarità e Cura della salute, per formare educatori che sappiano gestire bambini e bambine con disabilità riconducibili allo spettro autistico o con disturbi del comportamento, e “Ricerca-azione“, con laboratori di lettura inclusiva rivolti a bambini e bambine di nido e scuola dell’infanzia.

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