Più bravi in inglese e più attrezzati Ma in quinta troppi nodi al pettine

Il bilancio dei test in Regione. Miglioramenti alle medie e in seconda superiore, ma l’effetto Covid c’è ancora

di Simona Ballatore

La lingua inglese non sembra più essere il tallone d’Achille in Lombardia: nove alunni di quinta elementare su 10 hanno raggiunto competenze adeguate nella lettura, poco meno nell’ascolto. E anche guardando i risultati in terza media scendono le insufficienze (il 10% non raggiunge gli obiettivi nella lettura e il 20% nell’ascolto, più ostico). Peggiorano però i risultati in matematica e in italiano in quinta superiore, dove tre studenti su dieci chiudono il percorso senza competenze adeguate e anche le eccellenze subiscono un contraccolpo rispetto all’epoca pre-Covid (nel 2019 rappresentavano il 30% degli studenti, quest’anno il 22%): strascichi della pandemia nonostante un’annata sempre in presenza, quarantene a parte. Così il Rapporto Invalsi 2022 è stato messo a fuoco da Regione Lombardia, che analizza gli esiti delle prove sostenute dagli studenti nei primi mesi dell’anno (in seconda e quinta elementare, in terza media e in seconda e quinta superiore).

"La Lombardia registra risultati generalmente positivi, che testimoniano che il nostro è un sistema educativo e formativo solido e complessivamente efficace - commenta l’assessore regionale all’Istruzione, Università e Ricerca, Fabrizio Sala –. Ci sono alcune punte di eccellenza, come gli esiti significativamente superiori alla media nazionale, sia in italiano sia in matematica, conseguiti dagli studenti del secondo anno delle superiori". Anche in terza media, nonostante sia la classe che ha sofferto di più visto che convive col Coronavirus da metà della prima, gli alunni lombardi sono tra i migliori d’Italia: in matematica il 65,3% degli alunni raggiunge risultati soddisfacenti, contro una media nazionale del 56,4%. Guardando ai più piccoli, in seconda elementare sette allievi su 10 hanno risultati almeno adeguati sia in italiano che in matematica; in quinta migliora l’italiano - sufficiente o più l’80% degli alunni - resta più o meno stabile il numero di alunni che se la cava con la matematica: poco meno del 70% ha competenze almeno adeguate. Il crollo ai test Invalsi dello scorso sembra rallentare, anche se gli effetti degli ultimi tre anni a singhiozzo si fanno sentire e - nonostante l’inversione di rotta - a livello nazionale uno studente su due si presenza alla maturità con difficoltà a interpretare un testo in italiano o a capire un problema di matematica. Guardando i livelli della prova di matematica fra gli studenti dell’indirizzo professionale, anche in Lombardia il bilancio è a luci e ombre: rispetto alla media nazionale, infatti, è più alta la percentuale di studenti che ha maturato competenze adeguate e risultati migliori, ma il 75% arranca e non ha competenze sufficienti. All’indirizzo tecnico la percentuale è ribaltata: 30% insufficiente e 70% sufficiente.

"Sappiamo che permangono difficoltà generate dal Covid, che non permettono ancora di raggiungere i livelli del 2019 e che si evidenziano soprattutto negli studenti arrivati alla fine del ciclo secondario - conferma Sala -. Ma il dato sulla dispersione implicita, che si ferma al 3 per cento, è incoraggiante". Con la cosiddetta “dispersione implicita“ si misura il numero di allievi che arrivano al diploma senza aver raggiunto competenze superiori a quelle della terza media. Se a livello nazionale è del 9,7% quest’anno (era al 9,8% l’anno prima), in Lombardia si ferma al 3%, migliorando di un punto percentuale rispetto al 2021 anche se non si raggiunge il livello pre-covid (nel 2019 la dispersione implicita era al 2%). Il vero obiettivo? Non lasciare indietro nessuno.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro