Piscina Buozzi in acque morte

Dopo il concordato preventivo, la tegola del Dpcm: "Speriamo di riaprire per novembre"

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di Monica Autunno

Piscina di via Buozzi, piove sul bagnato: prima il gestore in concordato preventivo, poi il Dpcm della serrata. Sul futuro sono molti gli interrogativi. Attendono utenti e amministrazione comunale. Dalla società di gestione, che pochi giorni fa aveva confermato la procedura di concordato aperta in Tribunale, nessun aggiornamento su una situazione difficile: "Non si può dire altro che speriamo di ritrovarci in novembre". Mannaia doppia dunque in quel di via Buozzi, e doppia incognita sul futuro. L’impianto coperto aveva riaperto i battenti, dopo il lungo stop Covid e dopo lunghe settimane di attesa, il primo ottobre scorso. Il decreto obbliga però ora alla chiusura, come è per le altre piscine italiane.

Ma ai primi di ottobre la società di gestione veneta Sport Management, alle prese con difficoltà economiche, aveva già presentato istanza di concordato preventivo al Tribunale di Verona. Rispetto a ciò, era stata la stessa società a fornire conferme. "Sport Management - così una nota della scorsa settimana - si è purtroppo trovata ad affrontare una situazione di difficoltà finanziaria dovuta al periodo di forzata chiusura degli impianti imposta dal governo per fronteggiare la grave emergenza sanitaria, con una perdita importantissima di fatturato e con una conseguente mancanza di liquidità. Per tale ragione ha depositato in data 2 ottobre ricorso per ammissione alla procedura di concordato preventivo con riserva".

Nella stessa nota si rassicurava l’utenza. "La soluzione ipotizzata per superare la crisi prevede che la società prosegua la propria gestione ordinaria, perseguendo l’obiettivo della salvaguardia dei valori aziendali e dei livelli occupazionali". In uno scenario già critico, ecco la chiusura. Sulla questione piscina una richiesta di chiarimenti alla giunta da parte del Partito democratico. Per consentire i lavori di adeguamento post covid dell’impianto, e garantire la ripresa dei corsi, la giunta aveva accettato una compartecipazione di spesa importante "che tuttavia - spiega il vicesindaco Flavio Forloni - era stata poi sospesa. Incontrammo i gestori i primi di ottobre, dopo le notizie sul concordato preventivo, e ci avevano dato garanzie di continuità. Ovvio che il precipitare della situazione apre all’incertezza: rimaniamo in attesa di sviluppi, speriamo positivi".

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