Milano, sperona uno scooter e scappa: caccia al conducente della Punto blu

Via Lucca, feriti una sedicenne e un diciottenne: non sono gravi. Le indagini della polizia locale partono da uno specchietto

Rilievi della polizia locale

Rilievi della polizia locale

Uno specchietto retrovisore sull’asfalto dopo l’impatto. Una Fiat Punto di colore blu in fuga. E una serie di filmati da passare al setaccio per individuare in tempi rapidi il conducente che la notte scorsa si è allontanato senza prestare soccorso dopo aver speronato uno scooter con due ragazzi in sella. Le indagini degli specialisti della Squadra interventi speciali della polizia locale sono partite già la notte scorsa, dopo il primo intervento dei colleghi del Radiomobile.

L’allarme è scattato qualche minuto dopo le 3.30, quando i sanitari di Areu sono intervenuti in via Lucca, in zona Bisceglie, con tre ambulanze e un’auto medica: a terra un diciottenne e una sedicenne, sbalzati a terra dopo essere stati tamponati da un’utilitaria; per fortuna, le condizioni dei due giovanissimi feriti non sono gravi, anche se per entrambi si è reso necessario il ricovero al pronto soccorso del San Carlo per i traumi riportati nella caduta. I ragazzi hanno ricostruito la dinamica con gli agenti, spiegando che l’automobilista non si è fermato per aiutarli ed è ripartito senza sincerarsi delle loro condizioni di salute.

Sin dalle primissime fasi, l’attenzione degli investigatori di piazza Beccaria si è concentrata sullo specchietto retrovisore, che per forma e modello può essere ricondotto a una Punto blu. Poi i ghisa si sono messi a caccia di occhi elettronici che possano aver ripreso l’impatto o la via di fuga della macchina, anche se sembra che in quel punto preciso non ce ne siano a disposizione; quindi l’area di interesse è stata pian piano allargata in cerca di fotogrammi utili, nel tentativo di seguire il percorso della Punto e capire dove si sia diretta. Il tipo di specchietto può aiutare i segugi della Sis a restringere il campo a un determinato modello di Fiat, peraltro molto diffuso, e a compiere una ricerca mirata sui veicoli attualmente immatricolati all’ombra della Madonnina o nell’hinterland. Al netto dell’inchiesta, c’è anche un altro scenario che va tenuto in considerazione, perché spesso si materializza in casi del genere: non è escluso che il pirata si presenti spontaneamente negli uffici della polizia locale, come già capitato nel recente passato, per autodenunciarsi insieme a un avvocato.

L’ultimo caso risolto dalla Squadra interventi speciali risale alla fine di marzo, quando una Fiat 600 di colore bianco aveva travolto un ciclista di 33 anni sul Ponte delle Milizie, lasciandolo a terra gravemente ferito. In quell’occasione, era stato un cittadino a dare la "dritta" giusta ai vigili, segnalando la presenza di un’auto danneggiata in via Bezzi. L’informazione si era rivelata fondamentale e aveva portato nel giro di poche ore a identificare il fuggitivo, un trentanovenne di origine egiziana, denunciato a piede libero per lesioni stradali gravissime e omissione di soccorso. " "Mi sono accorto di aver urtato qualcosa, ero un po’ ubriaco e stavo riaccompagnando a casa un mio amico", si era giustificato davanti agli agenti del Radiomobile.

 

 

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