Maltempo a Milano, pioggia e crolli dentro l'ospedale Sacco / VIDEO CHOC

Cedono controsoffitti al Pronto soccorso e in un corridoio, il 118 dirotta le ambulanze

Pioggia e crolli dentro il Sacco

Pioggia e crolli dentro il Sacco

Milano, 23 giugno 2019 - Ieri mattina pioveva anche dentro l’ospedale Sacco. Il nubifragio che s’è scatenato su Milano ha provocato disagi in più di un ospedale, ma i danni grossi si contano nei padiglioni più vecchi del polo universitario alla periferia Nord-Ovest, costruiti negli anni ’30: allagamenti e controsoffitti crollati (per fortuna senza colpire nessuno), è stato necessario evacuare alcune stanze di degenza e chiedere al 118 di bloccare l’invio di ambulanze al Pronto soccorso per ore, dirottandole su altri ospedali. Un paziente ha immortalato col cellulare la pioggia scrosciare nel corridoio a livello terra che collega il pronto soccorso con i reparti: lì il soffitto è crollato vicino al bar, imponendo la chiusura del braccio che porta al padiglione 1, mentre nell’altra bretella, che unisce i padiglioni 5 e 3, i controsoffitti sono stati rimossi per precauzione.

Ci sono stati cedimenti della copertura anche nelle sale d’attesa della Pediatria e del Pronto soccorso, che ha continuato a funzionare per i pazienti che si presentavano spontaneamente, e in una stanza della Medicina II, che è stata evacuata. In Ginecologia non si sono registrati crolli ma alcune pazienti sono state spostate per precauzione. Sono state “evacuate” anche le automediche dal container che le ospita e il cui soffitto, impregnato di pioggia, è venuto giù. L’ospedale ha chiesto un intervento urgente per aspirare l’acqua dai locali che ospitano le motopompe antincendio e dal piazzale dell’elisoccorso. Una giornata da tregenda, con la direzione medica e i tecnici impegnati dal mattino insieme alle squadre di manutenzione e delle pulizie in una corsa contro il tempo per mettere in sicurezza aree danneggiate e far tornare a regime servizi, a cominciare dai più urgenti. I lavori, tra asciugature e controlli al sistema elettrico, continuano per permettere al Poliambulatorio Pansini di aprire domani. «Al Sacco ci sono padiglioni che attendono da anni di essere restaurati», ricorda Davide Monterisi, nella Rsu per la Fials, dando voce a preoccupazioni che riguardano anche il futuro dell’ospedale, che tra un paio d’anni si troverà come vicino di casa il nuovo Galeazzi, privato accreditato in costruzione all’ex Expo: «La Regione decida cosa vuol fare della nostra struttura pubblica e intanto pensi a sistemarla, non è accettabile che basti una pioggia per far cadere un soffitto in un corridoio usato per spostare i pazienti».

«L’ospedale Sacco è un’eccellenza, mi sono sempre trovata bene coi medici e tutto il personale – ragiona Sarah Guglielmotto, una degli utenti rimasti a bocca aperta, ieri, alla vista di pavimenti e vialetti trasformati in guadi –. Penso sia una vergogna lasciarlo decadere».

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro