Bimba di 12 anni violentata da un ventenne conosciuto su Instagram

L'uomo è stato arrestato dopo la denuncia della mamma. Gli abusi sarebbero avvenuti sul terrazzo di una palazzina nel Milanese

A far scoprire la violenza la denuncia della mamma della piccola

A far scoprire la violenza la denuncia della mamma della piccola

Milano, 7 maggio 2021 - Arrestato con l'accusa di aver violentato una bimba di 12 anni conosciuta su Instagram. E' finito in manette un peruviano di 20 anni incensurato e domiciliato in una cittadina dell'hinterland Est del capoluogo lombardo: dovrà difendersi dall'accusa di violenza sessuale aggravata.  Le indagini  erano state avviate dopo la denuncia della madre della vittima. La donna,  una 30enne honduregna, si era presentata  dai carabinieri raccontando di aver saputo dalla figlia di 12anni della violenza sessuale subita  alcune settimane prima.

E' stata poi la stessa vittima, ascoltata in modalità protetta dagli investigatori e da una psicorerapeutica, a ricostruire nel dettaglio quando avvenuto: l'uomo, uno dei suoi contatti Instagram, l'aveva prima avvicinata e poi violentata su un terrazzo di una palazzina della zona. Nei giorni successivi l'aggressore aveva inviato diversi messaggi alla minorenne nel tentativo di intimidirla e obbligarla a non denunciare le violenze subite, mostrando inoltre una morbosa gelosia nei suoi confronti. Tanto che, il 25 aprile scorso, la minore era stata avvicinata nello stesso luogo dal sudamericano che l'aveva afferrata per un braccio probabilmente per costringerla a subire un nuovo rapporto, ma la 12enne era riuscita ad sfuggire dalla morsa dell'uomo e fare rientro a casa.  Grazie alle indicazioni e alla descrizione fornite dalla vittima, i carabinieri hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico peruviano che è stato rintracciato e fermato. La perquisizione scattata nella abitazione ha portato al sequestro degli indumenti indossati dall'uomo durante la violenza. Il 20enne è stato portato nel carcere milanese di San Vittore. La custodia cautelare in carcere è stata poi confermata dal gip nell'udienza di convalida.

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