"Io, picchiata dalle ladre. Avevo avvisato la preda del branco". Il racconto di Cristina

Milano, la 23enne ha segnalato l’accaduto in un video on line e si è rivolta alla polizia mostrando anche le immagini delle donne che l’hanno aggredita

Cristina Irrera

Cristina Irrera

Milano -  «Ho gridato appena mi sono accorta che una borseggiatrice stava cercando di derubare un uomo su un treno della metropolitana. Lei mi si è avvicinata insieme alle complici, era un gruppo di 5 o 6 ragazze, e tutte se la sono presa con me: mi hanno tirato i capelli e strattonato. Sono scesa dalla metro sotto choc, dolorante e disorientata". Lo racconta Cristina Irrera, studentessa e tiktoker di 23 anni. Ha segnalato l’accaduto in un video on line, che poi è stato ripreso da Milanobelladadio e altri siti, e si è rivolta alla polizia mostrando anche le immagini delle donne che l’hanno aggredita, immortalate con il suo telefono.

Quando e dove è successo? "Domenica alle 17.30, su un treno della metropolitana rossa tra le fermate di Cairoli e Duomo. Io ero seduta sulla parte finale della panchina, vicino alle porte, e ho notato subito la presenza di borseggiatrici perché ormai i loro volti sono riconoscibili, visto che compaiono in video diventati virali on line. Una di queste ragazze ha cercato di sfilare il portafoglio a un uomo ma non c’è riuscita: le è caduto e ha pure cercato di incolpare me, che ero seduta, quando il signore se n’è accorto".

L’uomo come ha reagito? "Lui non ha capito bene quello che stava succedendo. Poi ho saputo fosse un turista che non parla né italiano e né inglese. Ma non è finita lì".

La donna è tornata alla carica? "Non lei ma una sua complice. Ho visto chiaramente che infilava le mani dentro un sacchetto della stessa vittima, che probabilmente conteneva oggetti appena acquistati. Allora ho gridato dicendole di smettere".

Ed è scattata l’aggressione? "Sì. Quella donna mi ha raggiunta (io ero sempre seduta) e mi ha tirato un ceffone. Accanto a lei c’erano le amiche, 5 o 6, che mi hanno tirato i capelli e strattonato. Gli altri passeggeri sentivano gridare ma non hanno capito la situazione. Ero sola, in balìa di quelle donne. Poi, appena si sono aperte le porte alla fermata Duomo, sono scesa. Ero sotto choc, in lacrime, mi sono ripresa in un video che ho poi pubblicato. E con il cellulare sono anche riuscita a riprendere quelle donne".

Poi si è rivolta alla polizia? "Ero talmente sconvolta che ho pure sbagliato treno. Quando poi ho raggiunto Rogoredo, la mia destinazione, mi sono rivolta alla polizia che ho incontrato in stazione. Gli agenti mi hanno detto che dopo gli arresti, la maggior parte delle volte le borseggiatrici tornano in libertà. Per queste persone, rubare è il loro lavoro. Io ho incrociato di nuovo le stesse borseggiatrici sulla linea gialla, in Duomo, dopo 4 ore. Bisogna fare qualcosa per fermarle".

 

 

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