Edicola addio, dopo 50 anni: "Ora cerchiamo un erede"

Piazza Frattini rischia di perdere uno dei suoi punti di riferimento La titolare, Maria Loffreda: questo mestiere è una missione ma siamo stanchi

Maria Loffreda e il marito Giovanni La Rocca

Maria Loffreda e il marito Giovanni La Rocca

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Milano - L’edicola di piazza Frattini è a rischio chiusura. "Io sto per andare in pensione e nessuno finora ha acquistato la mia licenza. Di questo passo, sparirà dopo oltre 50 anni di vita", sottolinea la titolare Maria Loffreda, sessantasettenne originaria della provincia di Caserta, che insieme al marito Gianni La Rocca si dedica all’attività da 24 anni, dopo essere subentrata al precedente giornalaio. "Prima ero sempre in zona, al Giambellino, dove ho lavorato 10 anni. Questo mestiere per me è una missione: non è solo vendere giornali, biglietti e gadget. È sorridere, ascoltare, consigliare. Al chiosco arrivano persone anziane che non hanno nessuno con cui parlare e che si fermano qui perché trovano accoglienza. Qualche cliente di passaggio, a volte si stupisce confidandomi che non è abituato a tanta gentilezza. Ma io sono così: mi piace fare sentire tutti a casa".

Privilegiando il calore umano in una città che va di fretta. Il chiosco si trova all’angolo con via Bartolomeo d’Alviano, "un’edicola storica, qui da più di mezzo secolo. Sarebbe un peccato se nessuno raccogliesse il testimone, ora che pian piano la piazza sta tornando a essere fruibile: metà è già stata liberata dal cantiere della M4. Peraltro, quando ci sarà la nuova fermata, l’edicola sarà un servizio indispensabile".

Oggi la signora Loffreda e il marito chiuderanno la cler per le ferie estive "e non so se riapriremo". La fatica si fa sentire, "perché viviamo a Castellanza, in provincia di Varese: partiamo da casa alle 4.30 per arrivare in piazza Frattini prima dell’alba e lavoriamo fino alle 17 con orario continuato. Abbiamo un’età, è diventato troppo faticoso. Mio marito, sessantacinquenne, è già in pensione, dopo aver lavorato in una ditta che produceva essenze, ma ha sempre dato una mano anche a me". 

La signora Loffreda spiega di essersi dovuta trasferire fuori Milano da pochi mesi: "Prima, io e mio marito abitavamo proprio in piazza Frattini ma non ci è stato rinnovato il contratto d’affitto della casa e non abbiamo trovato un’alternativa, quindi ci siamo dovuti spostare per forza. Se fossimo stati ancora residenti qui, magari saremmo andati avanti ancora qualche anno". La prospettiva della chiusura la rattrista, "vorrei avere un ‘erede’ lavorativo per tenere vivo questo angolo di strada. In primavera abbiamo dovuto tenere il chiosco chiuso per 7 settimane, perché sia io e sia mio marito siamo risultati positivi al Covid, e la piazza non sembrava più la stessa. Mi auguro davvero che l’attività possa sopravvivere anche senza di noi".  

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