Piazza Fontana, il sindaco Sala e Fico guidano il corteo: "Un dovere esserci" /FOTO

Il presidente della Camera ha partecipato al ricordo della strage insieme al sindaco Giuseppe Sala. In mattinata il monito del capo dello Stato: "Su ricerca della verità intollerabili deviazioni"

Il sindaco Giuseppe Sala e il presidente della Camera Roberto Fico

Il sindaco Giuseppe Sala e il presidente della Camera Roberto Fico

Milano, 12 dicembre 2018 - La città di Milano e tutta l'Italia hanno ricordato oggi la strage di piazza Fontana, avvenuta il 12 dicembre 1969. Sono passati 49 anni da quando una bomba scoppiò all'interno della Banca nazionale dell'agricoltura cusando 17 morti e 88 feriti. Fu l'evento che segnò l'inizio della stagione del terrorismo in Italia, certamente una delle pagine più drammatiche del secondo dopo guerra.

Nel pomeriggio la manifestazione ufficiale di commemorazione organizzata dal Comitato permanente antifascista di Milano a cui ha partecipato anche il presidente della Camera Robeto Fico. La terza carica dello stato ha guidato il corteo, partito da piazza della Scala, insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala. Molte le delegazioni dei comuni, dalla Lombardia e oltre, presenti alla manifestazione oltre all'associazione dei familiari delle vittime di piazza Fontana

Già in mattinata erano arrivate le dichiarazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Il popolo italiano ha saputo sconfiggere gli eversori grazie alla propria unita' e ai valori radicati nella sua storia - ha detto capo dello Stato - nella sua cultura, nella vita sociale, anche se il costo umano di questa battaglia di liberta' e di civilta' e' stato assai elevato". "L'aggressione alle istituzioni-  ha continuato Mattarella - pianificata spargendo sangue di cittadini inermi è stata respinta grazie al prevalere della solidarietà e della cultura democratica. È una lezione della storia, che vale per il futuro: gli ordinamenti liberi e democratici prevalgono quando le loro fondamenta sono basate su valori condivisi, capaci di unire al di là delle legittime differenze di idee e interessi, quando promuovono liberta' e giustizia, contro chi usa violenza per scopi di sopraffazione".

"Una verita' piena e conclusiva - ha concluso il presidente - non ha ancora coronato le lunghe e travagliate vicende giudiziarie. Questo nonostante il lavoro encomiabile e coraggioso di magistrati e servitori dello Stato, che hanno svelato responsabilita' e trame di matrice neofascista,  occultate da intollerabili deviazioni".

 

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