Nuovo piano welfare, una strategia per la Milano che "invecchia"

Crolla la popolazione giovanile, sempre più anziani. E una famiglia su due è formata da una sola persona: la mappa

Anziana (archivio)

Anziana (archivio)

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Milano, 3 ottobre 2022 - Milano "invecchia": aumentano gli over 65 (+6,5% in vent’anni) e quasi un nucleo famigliare su due è composto da una sola persona. Diminuiscono i giovani, dopo la crescita dell’ultimo decennio, trainata dalle famiglie straniere: oggi rappresentano il 15% della popolazione, nel 2030 se ne prevedono 20mila in meno. Tra i quartieri “più vecchi”, dove il numero di anziani ogni 100 abitanti è superiore alla media cittadina, la Barona, il Gallaratese, la zona di Trenno. Dalla fotografia della popolazione e dalle previsioni scatta un nuovo "piano del welfare", in 97 pagine. A vararlo la Giunta del Comune di Milano che lo sottoporrà ai nove Municipi prima di portarlo in Consiglio. "È il primo piano post pandemia - ricordano da Palazzo Marino - per un nuovo welfare, più adatto alle esigenze sociali emerse dopo lo shock degli ultimi due anni e per rispondere all’acuirsi delle disuguaglianze".

Primo dato di fatto: la popolazione continua a invecchiare (nonostante un rallentamento nel 2020 per il picco di mortalità) e invecchia spesso in solitudine: 131mila nuclei famigliari sono costituiti da anziani soli. "Il nostro obiettivo – spiega l’assessore Lamberto Bertolé - deve essere quello di garantire che le persone possano rimanere nelle loro case, ritardando il ricovero in Rsa il più possibile. Devono essere immaginate delle alternative". Si ragiona sull’assistenza domiciliare e sui senior housing. "Abbiamo anche ottenuto un finanziamento di 2,4 milioni di euro di fondi Pnrr per implementare forme di assistenza attraverso l’applicazione di nuove tecnologie per migliorare la vita domestica degli anziani. Questa prima sperimentazione prevede di mettere a disposizione 20 appartamenti attrezzati con dispositivi di domotica per ospitare anziani non completamente autosufficienti", aggiunge Bertolé.

Sul fronte giovanile - oltre al sostegno della genitorialità per invertire la tendenza - si evidenzia la crescita di manifestazioni di disagio. Di qui il sostegno psicologico col progetto “AccogliMI“, per ragazzi tra i 14 e i 18 anni. Aumentano i genitori single: si cerca di migliorare l’offerta di servizi per la conciliazione dei tempi casa-famiglia e per abbattere le disuguaglianze tra i ragazzi, con attività extrascolastiche e sette hub fisici dedicati ai bisogni di bambini e famiglie (il primo aprirà a Baggio). Nella lista delle priorità una rete per la tutela della salute, non più "ospedalocentrica", e il potenziamento di servizi contro discriminazioni e violenze di genere.

 

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