Boschetto di Rogoredo, la musica sfratta la droga

Nemmeno Giove Pluvio è riuscito a rovinare la grande festa della musica

Piano city

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Milano, 20 maggio 2019 - Nemmeno Giove Pluvio è riuscito a rovinare la grande festa della musica.E così dal Bosco di Rogoredo sino al quartiere Gratosoglio è andata in scena la terza e ultima giornata di questa edizione di Piano City che ha chiuso i battenti, in Gam, con l’esibizione di Danilo Rea e un omaggio a Fabrizio De André.

Cala il sipario sulla manifestazione, e mai come quest’anno sono stati toccati luoghi simbolici, difficili, della città. Come il Boschetto di Rogoredo, questo spazio verde che di giorno in giorno, faticosamente, viene sottratto all’illegalità e che ieri è stato terreno esclusivo (e si spera fertile per il futuro) per la musica e non per lo spaccio. Allontanando, almeno per un giorno, pusher e tossicodipendenti. Cittadini e residenti, armati di ombrelli e stivali antipioggia hanno invaso il boschetto trasportati dalle note del pianoforte di Emanuele Misuraca che l’anno scorso ha fatto parte del cast della serie televisiva di Rai 1 “ La compagnia del cigno” di Ivan Cotroneo dove interpretava il ruolo di Domenico, uno dei sette ragazzi protagonisti. «Sono orgoglioso di essere qui e partecipare a questo progetto», ha detto il talentuoso Misuraca. «Pure noi siamo felici di aver scelto questo posto», racconta una signora accompagnata dalla figlia.

L’assessore alla Cultura, Filippo del Corno, aggiunge che il concerto del boschetto è stato «l’impegno più difficile ma anche l’appuntamento più importante. Un luogo di morte che abitato dalla musica sta tornando ad essere di vita, com’è giusto che un parco sia». Naturalmente è stata preziosa la collaborazione dei volontari di Italia nostra e delle associazioni locali per la buona riuscita dell’evento. Che è stato fortemente voluto dal Comando Provinciale dei Carabinieri.

E la musica anche in questa edizione ha «abitato» tanti altri luoghi simbolici, dal Comando Legione Lombardia dei Carabinieri in via della Moscova (presente anche la senatrice Liliana Segre) sino al carcere di San Vittore e al Palazzo di Giustizia che ha ospitato tre concerti, al Refettorio Ambrosiano. Ad esempio, per la prima volta anche Atm (Azienda trasporti milanesi) ha aperto le porte della sede storica ai cittadini e alla grande musica di Piano City. L’edificio di Foro Buonaparte 61, progettato da Luigi Broggi, risale al 1890.

E sotto la vetrata artistica che domina il cavedio centrale, gli appassionati di musica si sono lasciati trasportare dalle note dei bravissimi pianisti. «Il nostro festival racconta la città che cambia e si rigenera - dicono i direttori artistici Titti Santini e Ricciarda Belgiojoso - e il concerto di Rogoredo è stata occasione speciale per partecipare, grazie alla musica, a questo importante percorso di rigenerazione urbana». Dati per questa edizione ancora non ce ne sono ma gli organizzatori parlano di «un grande successo di pubblico» nonostante le difficoltà climatiche di questa ottava edizione. Proposta una «colonna sonora» di oltre 50 ore di musica e 450 concerti gratuiti. E mai deserti. Lo scorso anno Piano city fece registrare circa 100 mila presenze. St. Con.

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