Pessimismo alla porta Reagiamo uniti

Alberto

Mazzuca

Un autunno freddo, buio e qualche altra cosa ancora. Certo, siamo in sofferenza e lo saremo ancora di più tra pochi mesi ma cosa cambia premere fortemente già adesso il tasto del pessimismo? Credete che i politici abbiano la bacchetta magica? Errore, loro passano il tempo a decidere di chi è il centro politico, è tuo o è mio? E gli industriali non vanno meglio, pronti sempre a dire di no quando è il caso di sborsare soldi. Con qualche eccezione, come nel caso di un’azienda di 250 dipendenti e leader nell’alluminio, la Intels di Parona Lomellina: la proprietà ha deciso l’erogazione di un bonus di mille euro a ciascuno di loro perché se lo meritano in questo momento di difficoltà. Ecco, se non riusciamo a cambiare le grandi linee guida (non ha avuto seguito la proposta di Bombassei della Brembo del bisogno di aumentare gli stipendi), proviamo a farlo pezzo per pezzo. Sembra una battuta ma non lo è quando pensiamo che un lavoratore su tre guadagna meno di mille euro lordi al mese, il 23% dei pensionati prende meno di mille euro, il divario tra dipendente e manager ha superato da tempo ogni decenza. Non ci può essere fiducia tra la gente in una situazione del genere. L’euro soffre perché il motore industriale dell’Unione, la Germania, sta ingolfandosi. E poi si aggiungono l’annunciato aumento dei tassi da parte della Bce, l’inflazione e compagnia bella. Bisogna rendersi conto che non si tratta di un rallentamento temporaneo, oggi lo scenario è completamente cambiato perché il problema di trovare energia rende tutto più complesso. Non siamo di fronte ad una crisi normale e una volta, poni caso, che venga cancellata l’industria europea, cosa rimane? Solo un grande mercato interno che non funzionerà nemmeno bene. E allora, invece di farci appannare dal pessimismo, perché non proviamo a reagire? Ma uniti, anche per evitare il rischio di uno “scudo“ imposto dall’Ue e dalla Bce. Uniti, una parola che i nostri politici non sembrano conoscere. Potrebbe servire un pugno sul tavolo di Mattarella?

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