Pero, maltrattamenti all’asilo: annullata l’assoluzione

La Cassazione ha accolto il ricorso dell ’accusa e rinviato ad altra sezione il processo a carico del maestro 65enne condannato in primo grado

Il maestro d'asilo in un frame dalle telecamere messe nel corso delle indagini

Il maestro d'asilo in un frame dalle telecamere messe nel corso delle indagini

Pero (Milano) - La Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione del maestro di 65 anni accusato di maltrattamenti nei confronti di una ventina di bimbi di età compresa tra i 2 e i 5 anni di una scuola per l’infanzia di Pero.

I giudici della Corte hanno accolto la richiesta della Procura generale della Repubblica che aveva evidenziato “contraddizioni” nella sentenza di secondo grado e chiesto la riapertura del processo a carico del maestro, condannato in primo grado a due anni e 8 mesi di carcere, al netto dello sconto di un terzo delle pena prevista per la scelta del rito abbreviato. Nel corso dell’udienza che si è svolta martedì il pg e Giorgio Martellino – legale delle venti famiglie che si sono costituite parte civile – hanno insistito per l’accoglimento del ricorso, mentre i difensori dell’imputato ne hanno chiesto l’inammissibilità. La decisione dei giudici romani è arrivata in tarda serata. "Hanno annullato la sentenza con rinvio a un’altra sezione penale della Corte d’appello di Milano – commenta l’avvocato Martellino –: è quello che chiedevamo per ribaltare il verdetto. Ora attendiamo di leggere la sentenza per conoscere quali sono le indicazioni date dalla Cassazione ai giudici d’Appello".

Secondo i giudici della Corte d’appello il maestro, che nel frattempo ha trascorso un anno e quattro mesi agli arresti domiciliari, non si rese responsabile di maltrattamenti, sarebbe potuto finire sul banco degli imputati con il reato di percosse, non procedibile per difetto di querela. Ora la sentenza è stata annullata. "In attesa di conoscere le motivazioni della Corte di cassazione, le famiglie costituitesi parti civili si preparano ad affrontare il giudizio di rinvio con fermezza e determinazione affinché siano tutelati i diritti dei propri bambini", dichiarano gli avvocati Desirè Gugliandolo e Anna Leggiero, che hanno seguito le famiglie fin dall’inizio della vicenda.

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