Perché buttare l’acqua sporca con il tablet?

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Alessandro

Gullo*

Il 26 febbraio 2020 si sono celebrate le scuole che in pochi giorni sono state in grado di sostituire le lezioni in presenza con quelle da remoto, grazie alla rete Internet e i personal computer. Viva la Didattica a Distanza (Dad, poi Didattica digitale integrata), si disse; finalmente qualche scuola si dimostra all’avanguardia e farà da traino alla (forzata) digitalizzazione delle altre. Un anno e mezzo dopo, a seguito delle proteste di sparuti gruppetti di talebani no-Dad, si è acquisita la coscienza che la scuola dentro il computer è un disastro didattico e sociale. Mai più la Dad, ha detto il Ministro di Ferrara. Mi sovviene il mumble mumble di Paperoga e il più classicheggiante In Medio Stat Virtus dei nostri antenati romani, anche se Guicciardini sorrideva di chi portava ad esempio “e romani” (per inciso, Machiavelli). Ma perché buttare l’acqua sporca con tutto il bambino, in questo caso il tablet? Io propongo che si faccia un bel Decreto legge che permetta agli studenti impossibilitati ad andare a scuola in presenza a seguire a distanza. Quante carriere scolastiche abbiamo visto andare in involuzione per una distorsione alla caviglia o un’appendicite, o per una crisi psicologica? Se la scuola è contatto, lo é a maggior ragione per gli sfigati che inciampano nella catena della bici o si imbattono nel munaciello di uno spiffero fuori da una palestra. Invece di navigare sul web senza meta a vedere i paperoni del Parigi San Germano che si danno dei barboni, si colleghino a vedere (ancora) "quella del primo banco, che filava tutti, meno che te... meno che te". I genitori invocano la Dad per i figli malati e non credo che Venditti avrebbe difficoltà a aggiungere una strofa a Compagno di scuola, compagno per niente. Ti sei salvato o sei entrato nel computer anche tu? Si potrebbe poi fare la Dad per un giorno la settimana (al sabato per i Liceo classici...) per decongestionare il traffico, risparmiare energia ed andare allo zoo comunale, per rendere omaggio al Grande Enzo Jannacci .

* Preside Istituto Varalli

di Milano

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