di Dario Crippa Era appena uscito dalla palestra dopo una sessione di arrampicata sportiva e stava dirigendosi verso un locale con un amico. Non ci è mai arrivato. È stato investito mentre attraversava la strada, è stato imbarcato sul parabrezza sfondandolo ed è morto per le ferite riportate. A falciarlo una macchina lanciata a tutta velocità da un automobilista ubriaco. È successo venerdì sera, a Monza. E l’unica consolazione è che i carabinieri sono riusciti a rintracciare il responsabile dell’incidente, che nemmeno si era fermato a soccorrere il giovane che aveva investito e si stava dirigendo, sempre a tutta velocità, verso il centro di Brugherio. È scioccante quanto accaduto mercoledì sera a Monza, sulla strada 13 (viale Sicilia), quasi al confine con Concorezzo, zona Malcantone. Erano le 22.40 circa quando Mattia Rossi, 31 anni, di Melegnano, operaio alla Acs Dobfar farmaceutica di Vimercate, ha iniziato ad attraversare la carreggiata assieme a un amico, che distava da lui qualche metro. Una Smart bianca, che proveniva da Monza diretta verso Concorezzo, lo ha però travolto in pieno. Il 31enne è finito contro il parabrezza sfondandolo prima di scivolare a terra. L’amico ha lanciato l’allarme e sul posto sono piombati un’ambulanza e un’auto medica inviate in codice rosso dal 118. La Smart, col vetro in frantumi, ha proseguito invece la sua corsa senza fermarsi. Una coppia – un ragazzo e una ragazza – che aveva assistito alla scena, non ci ha pensato su un attimo e ha preso a seguire la Smart, di cui ha preso la targa. Il pirata, 42 anni, di Carugate, non ha fatto cenno a fermarsi, fino a quando non ci hanno pensato i carabinieri. La Centrale Operativa aveva diramato le ricerche dell’auto pirata a tutte le pattuglie, consentendo di intercettarla poco dopo a Brugherio, dove un equipaggio degli uomini ...
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