Pedina la rivale immaginaria Arrestata una stalker rom

Trentenne si invaghisce di un uomo e lascia bigliettini romantici e disegni sui muri ma poi prende di mira la sua convivente che segue dappertutto e minaccia

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I cuori con le loro iniziali intrecciate “incisi“ sulla porta della casa di lui. I bigliettini lasciati sul pianerottolo, dove lei si confessa innamorata. E i disegni sul muro che porta alle cantine, dove i due che fanno l’amore sono L. & S. proprio come i loro nomi (di fantasia) Loretta e Silverio.

Non è però una romantica storia tra adolescenti questa, ma una vicenda di stalking dove il persecutore è una lei e la vittima un’altra “lei“: non Silverio infatti, oggetto del desiderio, ma “Valeria“, la compagna di lui pedinata dappertutto, perfino quando porta il cane a fare pipì. Una storia che è finita (soltanto per ora, forse) con l’arresto della giovane per “atti persecutori“.

Loretta, che è una ragazza rom di 30 anni, si piazza con incredibile costanza sotto casa della coppia, un palazzone popolare di via Baroni, al Gratosoglio, e aspetta. E quando Valeria esce, la segue, la guarda minaccciosa, la intimidisce in ogni modo.

Per non dire di quando, forse scocciata dalle lunghe attese, Loretta sale di corsa le scale del condominio dove abita il “suo“ Silverio (che per inciso è il padre di due dei tre figli di Valeria) e per la frustrazione prende a calci e pugni la porta d’ingresso. Quando non finisce invece, in un soprassalto di tenerezza, per tirar fuori un coltellino e “scolpire“ nel legno i due cuori intrecciati con le loro iniziali. Non trattandosi di adolescenti, ovviamente la storia si trascina tra l’inevitabile ilarità di mezzo quartiere che conosce i tre protagonisti, un certo imbarazzo (si immagina) di lui che qualche spiegazione alla compagna avrà pur dovuto darla, e le denunce alla polizia presentate da Valeria, anche perché più volte le scenate di “gelosia“ di Loretta sono avvenute in presenza dei tre figli di lei, una delle quali, la più grandicella, ha ormai percepito la situazione. E anche per questo, dice sua madre a verbale, le è toccato spesso scendere verso le cantine a cancellare quei disegni sul muro a proposito dei quali la ragazzina sta cominciando a farsi delle domande.

Che risposte possa dare Silverio a tutto questo, in fondo non ci riguarda. Nel verbale compilato dagli agenti intervenuti qualche sera fa chiamati da Valeria dopo l’ennesimo appostamento finito con la porta di casa presa a calci e pugni, si dà atto che Silverio conferma che Loretta era appena scappata. Particolare non da poco, anche se non sembra, perché invece ha dato modo agli uomini in divisa, che l’avevano appena inseguita e raggiunta, di poter arrestare Loretta per stalking in flagranza di reato. Chissà se per questo ora la ragazza amerà Silverio un po’ di meno. Mario Consani

mail:mario.consani@ilgiorno.net

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