Pedemontana, respinta la richiesta di fallimento: "Ora completiamo l'opera"

I giudici hanno respinto l'istanza presentata dalla Procura di Milano

Autostrada Pedemontana

Autostrada Pedemontana

MIlano  19 dicembre 2017 - La richiesta di fallimento nei confronti di Pedemontana, presentata al tribunale di Milano lo scorso luglio, è stata respinta dai giudici Guido Macripò, Sergio Rossetti e Amina Simonetti.

"L'odierna decisione del Tribunale ci permette finalmente di uscire da una situazione di difficoltà in cui Pedemontana si trovava dal momento dell'istanza di fallimento presentata dalla Procura di Milano", commenta il presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda Federico Maurizio d'Andrea. "Ora tutta l'attenzione - aggiunge - sarà rivolta al completamento dell'opera, dichiarata da tempo strategica per il miglior funzionamento infrastrutturale della Regione Lombardia, polo trainante dell'economia nazionale". 

"La decisione è stata tutt'altro che scontata. C'è stato un grande sforzo da parte della Regione Lombardia, della società, delle banche e dei consulenti che hanno lavorato per preservare un'opera di grande interesse collettivo". È il commento a caldo di Luigi Arturo Bianchi, l'avvocato che guida il pool di legali di Autostrada Pedemontana Lombarda spa. Secondo il legale "è stato fondamentale, tra l'altro, il contributo di un gruppo di banche capeggiate da Intesa che trasformato il cosiddetto prestito ponte di 200 milioni inizialmente concesso alla società con scadenza 2018 in un mutuo con scadenza 2034".

"Ottima notizia", ha commentato il governatore lombardo Roberto Maroni, sul suo profilo Twitter. Mentre per il Movimento 5 stelle lombardo i "problemi di Pedemontana restano tutti sul tavolo". "Mancano i due miliardi e mezzo di finanziamento delle banche - fa notare il consigliere Gianmarco Corbetta -, sono falliti i tentativi di aumento del capitale sociale per 500 milioni di euro, la modifica del piano economico finanziario e' ferma da un anno a Roma, il contenzioso da 3,2 miliardi euro con Strabag non risulta essere stato risolto, i progetti esecutivi delle tratte mancanti sono stati bocciati, i costi per la bonifica dei terreni inquinati dalla diossina di Seveso sono scoperti e le garanzie richieste dalla banche per il rischio legato agli scarsi flussi di traffico sono passate da 450 milioni ad un miliardo e duecento. Nonostante l'accanimento terapeutico di Maroni, che ha sborsato altri 200 milioni di garanzie, il quadro rimane decisamente a tinte fosche".

L'autostrada A36 (detta autostrada Pedemontana Lombarda) è un'opera viabilistica autostradale italiana che ha l'obiettivo di velocizzare gli spostamenti nell'area nord di Milano, realizzando una via esterna alla provincia di Milano per collegare la provincia di Varese con quella di Bergamo, oltre che l'aeroporto di Milano-Malpensa con l'aeroporto di Bergamo-Orio al Serio. Una prima tratta di raccordo tra Cassano Magnago (A8) e Lomazzo (A9) è stata aperta al traffico dal 26 gennaio 2015 mentre una seconda tratta tra Lomazzo e Lentate sul Seveso è stata aperta il 5 novembre 2015.

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