Paullo, candele alle fermata per chiedere più bus

Presidio dei pendolari a Paullo: "Con la didattica a distanza si piega la scuola ai problemi del trasporto pubblico"

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Candele alla fermata degli autobus, per tenere i riflettori accesi sul trasporto pubblico in tempo di covid. Con un’iniziativa simbolica organizzata ieri sera a Paullo, il comitato locale dei pendolari è tornato a sollecitare un tavolo di confronto per definire un sistema di mobilità adeguato alla delicatezza del momento.

La manifestazione era nata per sottolineare che "coi pullman all’80% della capienza non si garantisce il distanziamento tra i viaggiatori ed esiste un potenziale rischio di contagi". Ora il problema denunciato dal comitato, che nel Sud-Est Milanese riguarda soprattutto le corse scolastiche dirette a Crema, Lodi e San Donato, sembra destinato a rientrare con la misura delle lezioni a distanza (per le superiori), misura che scatterà da lunedì in tutta la Lombardia e contribuirà ad alleggerire il carico a bordo dei mezzi pubblici.

"Con questa improvvisa decisione si piegano gli studenti e la scuola alle esigenze del trasporti che non funzionano. Dovrebbe essere il contrario – attacca Giancarlo Broglia, fondatore del sodalizio -. La scuola non e’ il virus, e non lo sono nemmeno i mezzi di trasporto, ma bisogna farne girare tanti: questa è la prima via per avere sicurezza. Si coinvolga il settore gran turismo per aumentare il numero di autobus in circolazione", tanto più che la didattica a distanza terminerà il 13 novembre (salvo eventuali estensioni del provvedimento) e il tema degli abitacoli affollati potrebbe dunque ripresentarsi.

"In questi sei mesi Governo, Regioni e Agenzie del Tpl non hanno fatto niente per i trasporti pubblici: ora si passa a misure emergenziali che cambiano quasi ogni giorno, contribuendo alla più ampia confusione in un momento già difficile – è l’affondo di Broglia -. Visti i nostri tre anni di esperienze e lotte, ci mettiamo nuovamente a disposizione per ragionare da subito su come muoversi nella seconda parte di novembre, quando speriamo che la maggior parte degli studenti possa tornare a frequentare in presenza".

Alessandra Zanardi

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