Paullese Bis al palo, pendolari blindati nelle traffico fino al 2023

Il cantiere aprirà a gennaio, ma il raddoppio della strada più trafficata del territorio avrebbe dovuto essere concluso cinque anni fa .

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Rischia di slittare di altri tre anni il raddoppio della Paullese Bis, pendolari destinati a rimanere in coda in attesa del potenziamento di una delle strade più congestionate della Lombardia. Il cantiere dell’opera – che avrebbe dovuto esere concluso cinque anni fa – aprirà nel 2021: i lavori preparatori, previsti per marzo, sono slittati a causa del lockdown e si protrarranno quindi fino a dicembre, ritardando ulteriormente l’apertura del nuovo tratto.

Resterà inutilizzata ancora fino al 2023 la metà del ponte ultimato nel 2015 da Tangenziale Esterna per fluidificare la sp 415 e favorire l’accesso all’autostrada. E i lavori che alcuni automobilisti avevano notato all’inizio di luglio? Palazzo Isimbardi ha inquadrato gli interventi nell’ottica delle azioni preparatorie, dalla bonifica degli ordigni all’adeguamento delle reti. "I forzati della trafficata provinciale – spiegano da Tangenziale Esterna – saranno costretti a desiderare ancora a lungo le due corsie per senso di marcia delle quali possono usufruire soltanto nei tratti Crema-Spino ( 14 chilometri) e nei cinque chilometri tra Peschiera e la strada Cera per poi incappare inevitabilmente negli incolonnamenti generati dal mancato raddoppio tra Zelo e Spino“. Tra i nodi critici contestati dai pendolari c’è l’incrovio di Paullo, collo di bottiglia per il traffico. A fronte di un’accelerazione consentita dal Decreto Rilancio, emesso dal Governo per favorire la ripresa post Covid, l’opera potrebbe soffrire ulteriori rallentamenti causati da passaggi burocratici interni agli Enti coinvolti e dai ricorsi negli appalti. "Alla luce di questa situazione – continuano dall’azienda che gestisce l’autostrada – è facile comprendere perché 10mila pendolari imprigionati nel caos viabilistico abbiano tentato di evadere dalle code avventurandosi nel centro storico di Paullo e incorrendo nelle pesanti multe derivanti dagli ingressi vietati nella zona a traffico limitato, monitorata dalle telecamere dell’Amministrazione comunale". Il viadotto sulla Paullese avrebbe dovuto entrare in esercizio insieme alla Melegnano-Agrate, ma resterà off-limits per migliaia di utenti in coda nei giorni feriali.

"Gli automobilisti e gli autotrasportatori – aggiungono – si dovranno rassegnare a sopportare ancora per 36 mesi sia il danno provocato dalle file, sia la beffa innescata dal constatare che, in parallelo con la porzione di Paullese sovrastante l’Autostrada, corrono altre due corsie non transitabili in latitanza del raddoppio". Ma non solo. "C’è da sottolineare, infine, come, nonostante siano già trascorsi più di cinque anni dall’apertura al traffico, la Melegnano-Agrate subisca tuttora la penalizzazione – sottolineano i gestori dell’autostrada – provocata del permanere di un’accessibilità piena solamente dalla Rivoltana e a scartamento ridotto dalla Cassanese, ammodernata da Pioltello in poi e privata del raccordo tra la Tangenziale Est e la TEEM".

Patrizia Tossi

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