Villois
La capacità di adattarsi,trasformarsi, espandersi e crescere pone Milano ai vertici europei delle capitali del futuro. Il decollo dello Human Tecnopole rafforzerà la credibilità e reputazione nella ricerca e specializzazione scientifica. La Scala, anch’essa in spolvero per offerta attrattiva è da sempre capitale indiscussa del teatro lirico mondiale.All’appuntamento manca, per ora, un nuovo posizionamento, che la renda più attrattiva, della Pinacoteca di Brera, la cui raccolta di capolavori dell’arte antica e soprattutto rinascimentale-barocca consentirebbe un miglior posizionamento in termini di visitatori e di ricadute indotte sulla città ben più ampio dell’attuale. Ai citati fattori si aggiungono la prima sede fieristica nazionale, e tra le prime europee, lo scalo di Malpensa per il traffico merci ma anche per quello passeggeri, aggiungendo gli aeroporti di Linate e Serio si arriva alla prima posizione di numero Italia, grazie anche a collegamenti per trasporto su gomma e su ferro molto frequenti ed efficienti. Tutto eccellente e tutto in potenziale ulteriore crescita e affermazione, se non che, parimenti, c’è un aumento del costo della vita che, da ben prima che l’inflazione flagellasse i portafogli delle famiglie, riduce il potere di acquisto.Vero che mediamente il salario del lavoro dipendente è più il alto anche del settentrione, ma i costi del quotidiano vanno ben oltre.Un potere di acquisto che si affievola in misura sostanziosa, come sta accadendo ora, manda in tilt una parte rilevante dell’economia milanese, innescando le basi per una pericolosa stagflazione i cui termini e perimetro sono sconosciuti.Il patto anti inflazione del Governo appare una misura debole per riuscire a riportare indietro il carrello della spesa, a cui si aggiungerà la crescita degli energetici che peseranno sull’inflazione. Unico toccasana reale è quello che la distribuzione autonomamente congeli i prezzi.