Chiuso il passante ferroviario, Balotta: "Certe cose succedono solo con Trenord"

Duro commento da parte del presidende dell'Osservatorio nazionale liberalizzazione infrastrutture e trasporti: "Il servizio di manutenzione delle ruote gestisce solo quelle di Italo?"

Dario Balotta, presidente Onlit

Dario Balotta, presidente Onlit

Milano - Stop ai treni attraverso il passante ferroviario che scorre nelle viscere di Milano. Una decisione presa per 'motivi tecnici' (Trenord-Rfi denunciano consumi anomali delle ruote dei treni) che ha comportato il fermo di 35 convogli e la soppressione di oltre 100 corse al giorno lungo diverse direttrici che dalla metropoli, raggiungono le stazioni più distanti (Treviglio, Seveso, Varese, Saronno, Lodi, Pavia, Novara) con le linee suburbane che fanno tappa in ogni stazione. Anche domani, sabato 23 luglio, la circolazione delle linee suburbane nel passante ferroviario di Milano subirà alcune modifiche. Sono in fase di studio, infatti, fa sapere una nota congiunta Trenord/Rfi, le modifiche di circolazione alle 5 linee suburbane (che attraversano il passante), per garantire il miglior servizio possibile ai viaggiatori nel nodo di Milano. 

"A Parigi, per il caldo e il consumo delle ruote, hanno ridotto l'attraversamento delle linee urbane da 80 a 40 km orari, non lo hanno interrotto - sottolinea Dario Balotta presidente dell'Osservatorio nazionale liberalizzazione infrastrutture e trasporti -. E chiedo: il servizio di manutenzione delle ruote gestisce solo quelle di Italo? Ogni emergenza fa venire fuori un lato negativo di Trenord, come nel 2019 coi treni soppressi a causa della mancata gestione del sistema dei condizionatori. Costringono le persone a prendere altri treni in ritardo o ad usare l'auto a fronte di un'azienda che costa agli utenti un miliardo all'anno, di cui 550 milioni versati dalla Regione Lombardia e oltre 400mila derivati dai proventi di biglietti e abbonamenti; e che annuncia, da settembre, un rincaro delle corse del 4%".

Questo senza contare il recente aggravio: "Prima - sottolinea Balotta - potevi comprare una decina di biglietti e usarli quando ne avevi bisogno, convalidandoli man mano, oggi hanno una scadenza giornaliera e ti costringono ad andare ad acquistarli al momento. Un sistema in cui, in un periodo in cui nel mondo del lavoro c'è la massima flessibilità, penalizza i pendolari che devono trovare dove acquistare i biglietti e che non contrasta l'abusivismo: l'unico modo per sconfiggerlo sono maggiori controlli".

Balotta fa il confronto con ciò che sta accadendo sulle scenario europeo: "In Spagna da settembre compri l'abbonamento e a fine mese ti viene restituito il costo, per cui il trasporto diventa gratuito - rimarca -. In Germania quest'estate è stato adottato il biglietto unico a 9 euro, seppur con un investimento di 2,5 miliardi . E lo fanno Paesi che possono contare su servizi di media e alta qualità. Il problema della Lombardia, dove la puntualità dei treni è dell'85%, inferiore persino alla media italiana del 95%, è che c'è conflitto di interessi. La Regione è proprietaria del 50% di Trenord, ne nomima i dirigenti, programma e compra i servizi. Non c'è separazione tra gestione e programmazione, con una gara che rispetti le regole della concorrenza, come in altri Paesi".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro