Pari Opportunità, la Commissione prende il via

Dopo anni di attesa prende il via per la prima volta la Commissione Pari Opportunità, un organismo permanente di consultazione all’interno del Comune di Cassano d’Adda che mira a proposte di interventi e politiche per debellare gli ostacoli di ordine economico, sociale, culturale e istituzionale, intervenendo su modelli culturali e sociali discriminanti in maniera diretta o indiretta negli ambiti delle politiche di parità tra uomo e donna. Un risultato fortemente voluto dal Presidente del Consiglio comunale Giovanni Albano: "Si è concluso il lungo iter per la costituzione della Commissione pari opportunità. È la prima volta che questa Commissione viene resa operativa. In passato, infatti, nonostante sia stata istituita non è poi mai partita a causa della normativa che prevedeva all’interno della commissione rappresentanti di associazioni del settore che non hanno mai, però, manifestato interesse".

Per il via all’operatività si mette, dunque, mano a statuti e regolamenti con relativi passaggi di approvazione in Consiglio comunale, si cancellano quindi gli ostacoli normativi che rendevano difficile la fase operativa della Commissione. Giovedì della scorsa settimana si è proceduto all’elezione del Presidente Pinuccia Lo Palo (FDI) e del vice Lorenzo Albertini (PD); chiudono la lista dei componenti della Commissione i Consiglieri: Vanessa Fagnani (Lega), Martin Gjoni (FI) e Elena Bornaghi della civica Cassano Obiettivo Comune. Fra i compiti della Commissione figurano impegni legati ad eliminare delle discriminazioni maschili e femminili attraverso la predisposizione dei programmi e delle proposte per promuovere le azioni necessarie al fine di garantire la parità e le pari opportunità tra le persone. Una cultura di pari opportunità che dovrà partire dalla famiglia e dalla scuola, valorizzando le differenze di genere ed affermare i principi dell’integrazione nelle politiche amministrative e lavorative che possa discendere da genere, età, orientamento sessuale, razza, origine etnica, disabilità e lingua.

Stefano Dati

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