“Parchi sicuri” progetto ripescato

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Il decreto regionale novembrino ha aggiunto risorse, "rispescaggio" per il progetto "Parchi sicuri" a Gorgonzola: nuove telecamere in arrivo monitoreranno accessi e zone critiche dei parchi comunali. Primo fra tutti il Parco Sola Cabiati, monumentale e di pregio architettonico, gioiello non solo della città ma dell’intera area della Martesana. Si è dunque aggiudicata, la Polizia Locale di Gorgonzola, il co-finanziamento della Regione Lombardia per il progetto, già elaborato nei mesi scorsi dagli uomini del comandante Antonio Pierni, che prevede il potenziamento della videosorveglianza nelle aree verdi pubbliche. Il progetto "Gorgonzola parchi sicuri" era rimasto fuori graduatoria nello scorso maggio. A consentire il rispescaggio è stato, poche settimane fa, un decreto regionale in seno a un assestamento di bilancio. Circa 64mila euro il costo delle nuove installazioni, l’80% sarà coperto dal contributo sovracomunale. Otto, a questo giro, le nuove telecamere di videosorveglianza in arrivo: "monitoreranno - spiega l’amministrazione comunale - gli accessi ai parchi comunali principali. In molti dei quali i cittadini hanno segnalato problematiche di sicurezza". Le telecamere saranno preziose anche per controllare zone non centrali troppo spesse prese di mira da vandali. L’intervento al via prevede l’adeguamento del server centrale, le telecamere saranno così distribuite: tre al parco Sola Cabiati, due al parco Ansa del Naviglio, due al parco di via Sardegna e una in via Aldo Moro, a garantire la copertura di aree verdi in diverse zone della città. Gli obiettivi, scritti nel progetto: aumentare il decoro urbano, preservare il patrimonio (anche verde) pubblico, migliorare il controllo del territorio, "e prevenire episodi di furti, vandalismo e spaccio e consumo di sostanze". Telecamere strategiche che si aggiungono a quelle già in funzione sul territorio. Pochi mesi fa cinque impianti erano stati collocati in altra zona critica, la strada di collegamento fra la stazione della metropolitana principale e il polo scolastico di via Adda. Obiettivo puntato sullo spaccio del primo mattino. Ma gli impianti, così il comandante Pierni, si sono rivelati un prezioso supporto anche in occasione di indagini su altri illeciti. Monica Autunno

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