Poche auto, snobbati i parcheggi di Expo. E adesso si studia un piano B

Gli organizzatori rischiano di pagare ai gestori 3 milioni di euro

Il parcheggio di Merlata si trova a sud del sito dell’Expo (Newpress)

Il parcheggio di Merlata si trova a sud del sito dell’Expo (Newpress)

Milano, 7 giugno 2015 - Nel maxi-parcheggio di Expo ad Arese ci si aspettava che a maggio sarebbero arrivate circa 2.500 automobili al giorno. Tuttavia, come spiegano gli stessi gestori della società di trasporti Arriva, solo ai primi di giugno si è toccata quota mille vetture, per un’area di 300mila metri quadri con undicimila posti a disposizione. «Il dato che ci conforta è che è partito con un numero insignificante di macchine e ora è raddoppiato – spiega Luca Delbarba, responsabile del progetto Expo per il gruppo Arriva –. Tuttavia, ci aspettavamo un’affluenza maggiore con il mezzo auto». Al contrario, la maggior parte dei visitatori ha raggiunto i padiglioni di Rho-Pero con treni e metropolitana, tanto che nei giorni scorsi gli organizzatori dell’Expo hanno dovuto aprire un dossier parcheggi.

Nel complesso, i 21mila posti per auto, pullman e moto messi in circolo nei quattro parcheggi di Arese, Merlata, Fiera Milano e Trenno, al momento sono sottoutilizzati. Nell’area di Merlata, che insieme ad Arese è gestita direttamente da Arriva, la maggior parte degli stalli sono riservati ai pullman delle comitive: 560 posteggi. A maggio, spiega Delbarba, «qui sono arrivati 8.370 autobus, che hanno portato ai tornelli 420mila persone». Divisi per i 31 giorni del mese, fa una media di 270 pullman al giorno, circa la metà dei posti. È andata meglio con le auto: «Ne sono transitate 5.580», precisa il manager, che fa 180 al giorno rispetto ai 241 stalli (compresi quelli per disabili) di Merlata. E con un indice di riempimento superiore alle previsioni.

Visto il consuntivo del primo mese, Expo ha deciso di pensare a un piano B per il sistema parcheggi. D’altronde, la spa pubblica rischia di dover staccare un assegno da tre milioni di euro ad Arriva, se la società dei trasporti non toccherà la soglia di 11 milioni di euro di guadagno. «Se non ci sarà il raggiungimento di determinate soglie – puntualizza Delbarba – il bando pone il vincolo a Expo di rendersi partecipe. Ma anche Arriva ha una buona dose di rischio». L’azienda di trasporto, partecipata da Deutsche Bahn, le ferrovie tedesche, a sua volta controllata del governo di Berlino, ha previsto un budget di costi fino a circa 11 milioni per la gestione dei parcheggi di Arese e Merlata e per il servizio di navette dalle aree di Trenno e Fiera Milano e all’interno del sito di Rho, oltre al call center, al programma di prenotazione e al trasporto dei vip.

L’accordo con Expo spa prevede che, superato il traguardo degli 11 milioni di euro di introiti, Arriva divida i successivi guadagni con gli organizzatori dell’evento, in una proporzione «60 a 40», spiega Delbarba, rispettivamente per Expo e Arriva. Tuttavia, se si resta al di sotto di quella soglia, «Expo copre una cifra di tre milioni di euro», chiosa il manager. Fare previsioni sul bilancio dei prossimi mesi è difficile: da Arriva si dichiarano positivi e gli introiti variano a seconda della tipologia di mezzi. Per l’auto e la moto si pagano 12,20 euro al giorno ad Arese e Merlata, 12,50 euro se si posteggia la propria quattroruote a Fiera Milano o a Trenno. Ai pullman invece la sosta costa 48,80 euro. Il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, nei giorni scorsi ha annunciato di essere al lavoro sulle tariffe dei parcheggi. Una delle ipotesi è di ridurle almeno per l’ingresso serale, dopo che la chiusura nel weekend è stata posticipata alla mezzanotte. La trattativa con Arriva è aperta. Di mezzo c’è anche il servizio di navette sul sito, che gli organizzatori vorrebbero aumentare negli orari di punta.

luca.zorloni@ilgiorno.net

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