Papa a Milano: "Vieni più spesso, così l'Aler sistema le cose che fanno arrabbiare papà"

Molti fanno fatica a credere che papa Francesco abbia scelto proprio le Case bianche come prima tappa della sua visita milanese: ecco i cartoncini colorati con i messaggi per il Pontefice (SPECIALE VISITA DEL PAPA)

I messaggi dalla Case Bianche

I messaggi dalla Case Bianche

Milano, 24 mrazo 2017 - «Caro Papa, ti guardo sempre e so che vuoi bene ai bambini e poi ti chiami come me, per questo ti voglio bene. Ti prego vieni più spesso, così l’Aler ci fa le cose che fanno arrabbiare mamma e papà». È il messaggio di un bimbo delle Case bianche di via Salomone, scritto a penna su un cartoncino arancione. C’è affetto, spontaneità, l’auspicio che Aler, proprietaria del caseggiato popolare, metta mano alle opere di manutenzione attese, immaginiamo contro le infiltrazioni, i crolli di intonaco, la sporcizia, che per un bambino sono «le cose che fanno arrabbiare mamma e papà». Questo è uno dei cartoncini che in questi giorni gli abitanti del quartiere hanno scritto e raccolto: ce ne sono decine che cuciti insieme daranno vita a un «libro artigianale» da consegnare domani a Papa Francesco con altri doni (una stola realizzata dalla cooperativa «Il filo colorato di San Vincenzo», della parrocchia San Galdino, tre testimonianze di volontari e un quadro con la fotografia della Madonnina candida che da sempre benedice la zona di via Salomone). In quei cartoncini, grandi e piccoli hanno fatto parlare il cuore. Ci sono disegni e messaggi, chi racconta la sua storia, chi chiede benedizioni, chi semplicemente ringrazia. A scrivere

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sono bambini e anziani, italiani e stranieri. Una ragazzina dà il benvenuto a nome della comunità dello Sri Lanka. (SEGUI LO SPECIALE DEDICATO ALLA VISITA DEL PAPA)
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«Pur essendo di altre religioni – dice – esprimiamo il nostro apprezzamento per il tempo che ha voluto dedicare al nostro quartiere». A prendere carta e penna è pure una bisnonna di 92 anni, «quest’anno ne compirò 93 – precisa –. Sono contentissima che è venuto a trovarci, l’ammiro nella sua Santità». Nei palazzoni abitati da circa un migliaio di persone, si contano più di 200 ultrasessantacinquenni. E molti vivono soli. Come la signora di 85 anni, che vuole far sapere al Papa: «mi sento molto sola ma tutte le sere prego anche per lei». Molti fanno fatica a credere che papa Francesco abbia scelto proprio le Case bianche come prima tappa della sua visita milanese: «La ringraziamo tanto per la sua visita alle umili abitazioni. Abbiamo bisogno di luce e di speranza e solo voi Papa Francesco potete darcela», è un altro messaggio. Oggi tutti i cartoncini saranno uniti da Rita, che fa parte della comunità delle Piccole sorelle di Gesù residenti proprio alle Case bianche. «La nostra – dice – è una presenza quotidiana, c’è un legame con la popolazione e cerchiamo l’integrazione col mondo musulmano». Sul suo tavolo, il mucchietto di fogli colorati è pronto a trasformarsi in un libro.

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