"Pannelli sui tetti comunali Ci scontriamo con l’inerzia"

Lo storico ambientalista "C’è più consapevolezza però le disuguaglianze sono a livelli record"

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"Ogni crisi deve essere sfruttata come un’opportunità, ma purtroppo ci troviamo di fronte alla continua inerzia della macchina pubblica. Per fare un esempio, da anni chiediamo al Comune di Milano di installare pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici di proprietà di Palazzo Marino. E non è mai stato fatto nulla". Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia, rivede gli anni ’70 con gli occhi di chi è cresciuto a Seveso. La città, il 10 luglio del 1976, fu colpita da uno dei più gravi disastri ambientali della storia, dopo che un incidente provocò la fuoriuscita di diossina dalla fabbrica Icmesa, investendo terreni e popolazione.

Qual è la sua lettura, da storico esponente del movimento ambientalista, dell’austerity del 1973?

"L’austerity degli anni ’70, al di là degli aspetti più folcloristici come le domeniche senz’auto,

ha prodotto in Italia dei risultati, perché negli anni successivi siamo stati fra i Paesi più efficienti dal punto di vista energetico. Negli anni ’70 non esisteva un diritto ambientale, e dal disastro di Seveso le cose hanno iniziato a cambiare".

Facendo un salto nel 2022, che Italia troviamo?

"Gli italiani ora sono più consapevoli, meno ingenui. L’Italia ha visto anche crescere le disuguaglianze, con i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Per questo la nuova austerità deve essere coniugata con la solidarietà, per non scaricare tutti i costi su chi non ce la fa. I costi devono essere ripartiti in modo equo, e non devono essere fatti pagare alle generazioni future".

È l’occasione per cambiare modello, sul fronte dell’energia?

"L’energia diventa un costo percepito, che pesa veramente sui bilanci delle imprese e delle singole persone, e questa può essere una molla. Ogni crisi va sfruttata come opportunità, ma purtroppo ci troviamo sempre di fronte all’inerzia della pubblica amministrazione".

Quali provvedimenti si potrebbero prendere a livello comunale?

"Noi da anni chiediamo al Comune di Milano di installare pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici, sfruttando un potenziale inutilizzato per produrre energia pulita. Gli operatori energetici sarebbero pronti, lo farebbero anche gratis, il problema è che ci si scontra sempre con l’inerzia della macchina pubblica, con barriere e burocrazia. Questa potrebbe essere l’occasione per rinnovare il nostro appello al Comune".

Andrea Gianni

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