Pandemia e lutti l’opera Distacco vince il concorso

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L’opera vincitrice, "Distacco", firmata dalla coppia di creative Josephin Capozzi e Giulia Mainardi (nella foto con il sindaco Angelo Stucchi), simboleggia lutto e separazione con dei petali mossi dal vento. Ma sono 21 le "rappresentazioni dell’addio" che sono state esposte a Palazzo Pirola: tutte le installazioni, disegni e sculture che, nei mesi scorsi, hanno partecipato al bando e concorso di idee indetto dal Comune per l’opera d’arte in ricordo delle vittime del Covid, che sarà presto posizionata nella piazzetta accanto al nuovo Municipio. "Per non dimenticare mai un’esperienza che ci ha messo a contatto con la fragilità umana". La scelta dell’amministrazione, quella di una mostra inaugurale corale, "per valorizzare ogni idea e contributo, l’ispirazione personale di ogni artista che ha raccolto il nostro invito. Scegliere non è stato semplice". Ed eccole, le opere: un’umanità piegata e chiusa come in una prigione fra le sbarre della pandemia, un uomo raggomitolato e in croce, sagome umane separate da lastre di vetro o ostacoli, a rappresentare il dolore della separazione e della perdita, un labirinto, quello dell’insensatezza e del dolore, la disperazione di una donna, l’inesorabilità della perdita in due lastre di legno parallele e non più comunicanti.

Opere diverse, proposte arrivate, nei mesi scorsi, da artisti e creativi di tutta Italia. Alla presentazione della mostra il sindaco Angelo Stucchi, i membri della commissione giudicatrice e le progettiste di "Distacco", installazione scelta come l’opera maggiormente idonea. Steli e petali leggeri trasportati dal vento e spinti verso il cielo a raccontare chi è dovuto andare, una panchina ad ospitare il dolore e il pensiero di chi resta. "Abbiamo voluto un’opera d’arte - così Stucchi - per caricare di significato un’esperienza che rimarrà scolpita, per sempre, nella memoria di tutti". M.A.

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