Palestra chiude, 1.752 clienti beffati: "Sono spariti con i nostri soldi"

Alcuni sportivi hanno già pagato al club in via Paolo Sarpi abbonamenti per i prossimi cinque anni

Una palestra

Una palestra

"Purtroppo la sede di via Paolo Sarpi resterà chiusa da oggi fino a data da destinarsi per lavori di rifacimento strutturale". Da una stringata email, ricevuta alle 22.52 del 14 ottobre, è partita l’odissea dei 1.752 clienti della palestra del circuito 20Hours Club al civico 8 di via Paolo Sarpi, nella Chinatown milanese. I gestori sono spariti, i cancelli restano chiusi e i soldi degli abbonamenti, in alcuni casi già pagati anche per i prossimi cinque anni, rischiano di svanire nel nulla. Una beffa per sportivi attirati da costi bassi e servizi - dalle sale per corsi e attività fitness alla piscina - che andavano oltre i classici attrezzi per allenarsi nella struttura aperta, sotto diverse gestioni, da più di vent’anni. "Ci stiamo organizzando per recuperare i nostri soldi – spiega uno dei clienti – e finora i gestori non hanno mai risposto alle nostre sollecitazioni".

Solo silenzi, email a vuoto e telefoni staccati. Alcuni clienti si sono rivolti a Federconsumatori Milano, che organizzerà un’assemblea pubblica per muovere i primi passi verso una possibile azione legale per ottenere un rimborso. "La palestra ha continuato a far sottoscrivere abbonamenti agli utenti per poi chiudere senza comunicare date di possibili riaperture – spiega Carmelo Benenti, presidente di Federconsumatori Milano – e senza dare possibilità di riposizionamento su altri club a costo zero, lasciando i cittadini privi di qualsiasi informazione o idea di come recuperare i soldi spesi. Abbiamo visto molti casi simili, anche prima della pandemia, e non abbiamo mai escluso la possibile responsabilità penale di amministratori di palestre che “spariscono“". Il centro sportivo di via Paolo Sarpi 8, secondo quanto riferiscono alcuni clienti, già da tempo era in difficoltà finanziarie, amplificate anche dall’emergenza sanitaria che ha costretto le strutture a un lungo stop. Avrebbe continuato fino all’ultimo a offrire abbonamenti annuali o pluriennali, anche a prezzi scontati: circa 700 euro per una tessera di cinque anni. Incassi non da poco, considerando l’ampio bacino di clienti. Poi è arrivata la chiusura improvvisa, comunicata via email e con un foglio appeso sul cancello.

"Potete continuare ad allenarvi con il vostro abbonamento in qualsiasi sede del circuito 20Hours – si legge nell’email – presentando tessera e abbonamento del Club Sarpi". Una comunicazione che ha spinto alcuni clienti a rivolgersi ad altre strutture milanesi dello stesso circuito, che in alcuni casi avrebbero chiesto di contrarre nuovi abbonamenti e in altri hanno offerto soluzioni alternative. In ogni caso, hanno specificato i responsabili, l’onere del rimborso tocca alle singole strutture, quindi in questo caso al club di via Paolo Sarpi, non alla società proprietaria del marchio. Intanto si moltiplicano le proteste, anche sulla Social street Paolo Sarpi, e le adesioni in vista dell’assemblea.  

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