Palazzo Trivulzio, 600mila euro in fumo

Il parere della sovrintendenza è arrivato dopo la scadenza fissata dalla Regione. Fusè: non è colpa nostra

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di Monica Autunno

Il parere della sovrintendenza arriva al Comune dopo la scadenza fissata dalla Regione, e al Pirellone scatta il rosso: "documentazione incompleta", in fumo un finanziamento da 600mila euro per il prosieguo del restauro di Palazzo Trivulzio. Attende chiarimenti l’opposizione: "Pessima figura, accuratamente nascosta ai cittadini durante la campagna elettorale. Il sindaco relazioni su come si sono svolti esattamente i fatti". Dal Comune tuona il sindaco, Antonio Fusè. "Ciò che è capitato a noi è capitato a decinedi altri Comuni: stesso problema, stesso documento mancante. Certo spiace. Ma devo forse ricordare che solo un mese fa abbiamo portato a casa ben 5 milioni da bandi. I nostri uffici sono specializzati e hanno lavorato anche in questa circostanza benissimo: non accetto si insinui l’opposto".

Andiamo alla singolare vicenda. La partecipazione al bando (“Valorizzazione del patrimonio pubblico della Lombardia a fini culturali”) risale allo scorso 12 gennaio, sulla base di un progetto firmato dall’architetto Christian Campanella. Il parere della sovrintendenza ai beni ambientali, da allegare obbligatoriamente alla documentazione, era stato richiesto, si spiega negli uffici comunali, il giorno 10. A complicare le cose sarebbe stata la scadenza fissata da Regione per la consegna, il 30 aprile. Data tassativa che ha “blindato” i tempi di predisposizione del parere, 90 giorni dalla richiesta, senza il consueto agio a 120.

All’avvicinarsi della data, dal Comune melzese è partita una richiesta di proroga agli uffici regionali, rimasta senza esito. "Negli stessi giorni – dice la responsabile dell’ufficio tecnico Giovanna Rubino – abbiamo chiesto alla sovrintendenza di accelerare. Ma ci hanno spiegato che erano subissati dalle richieste".

Infine la beffa. Il parere dell’ente di tutela, positivo con qualche prescrizione, è arrivato in Comune lunedì 2 maggio. Ma nonostante l’invio immediato al Pirellone, è scattata l’esclusione. "Indubbiamente una vicenda complessa – aggiunge il sindaco – tanto che, mi risulta, su iniziativa di alcuni colleghi sindaci sta muovendosi anche Anci". "Comunque una brutta figura, volutamente non pubblicizzata in periodo elettorale – dice Franco Guzzetti di “Melzo si rigenera” – laddove i manifesti sui finanziamenti - ottenuti - del Pnrr sono stati realizzati, a spese dei cittadini, e affissi in tutta la città".

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