Palazzo Marino, il ritratto di Patrick Zaki spostato nella Sala Cronisti

La presidente Buscemi: continueremo a seguire la vicenda dell’attivista legata alla libertà delle idee

Il Comune ha spostato il ritratto di Patrick Zaki dalla facciata di Palazzo Marino, dove è stato presente dal 2 ottobre 2020 fino a pochi giorni fa, alla Sala Cronisti sempre all’interno della sede del Comune.

La decisione è stata presa alla luce della liberazione dello scorso dicembre dalle carceri egiziane dell’attivista per i diritti umani e studente all’Alma Mater Studiorum di Bologna. Il processo contro Zaki va avanti ma il giovane non è più detenuto.

Palazzo Marino, in ogni caso, intende mantenere alta l’attenzione sul caso Zaki, come spiega la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi: "Continueremo a seguire la vicenda di Patrick Zaki da vicino. Anche per questo, pensiamo che esporre l’opera a lui dedicata nella Sala Cronisti di Palazzo Marino sia una scelta appropriata: quella di Zaki è una storia strettamente legata alla libertà di espressione e alla possibilità di manifestare con il pensiero e le parole le proprie idee". L’opera di cui parliamo, il cui titolo è “Ritratto di parole dedicato a Patrick Zaki”, è firmata dall’artista Francesca Grosso: il volto dell’attivista è riprodotto con le parole di una lettera scritta a Zaki dai ragazzi dell’associazione InOltre-Alternativa progressista, tradotta in sedici lingue.

Il ritratto è stata già collocato nella Sala Cronisti di Palazzo Marino, dove i giornalisti e i fotografi che seguono le attività del Comune hanno un punto di appoggio per poter lavorare.

M.Min.

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