Sesto San Giovanni, il comitato Acciaierie boccia i palazzi di 60 metri sulle ex Falck

I residenti della zona temono un intervento edilizio troppo pesante e un peggioramento dei già intensi flussi di traffico

Le aree ex Falck di Sesto

Le aree ex Falck di Sesto

Sesto San Giovanni (Milano), 3 marzo 2021 – Palazzi troppo alti davanti alla case già esistenti e traffico troppo intenso in un quartiere che già nel recente passato ha scontato interventi edilizi pesanti. Le preoccupazioni arrivano dai residenti di via Acciaierie e via Mazzini, che si sono costituiti in un comitato e che in questi giorni hanno fatto più volte presente i loro timori riguardo alla riconversione dell’Unione Zero, la prima parte delle aree Falck che sarà riqualificata insieme alla realizzazione di Città della Salute e della Ricerca.

“Abbiamo provato in diverse occasioni a contattare l’assessore alla partita e abbiamo mandato una lettera a tutti i consiglieri della commissione urbanistica, ma non abbiamo mai ricevuto nessuna risposta – spiega Silvia Cesati -. Saremmo lieti di essere ascoltati perché le persone che abitano davanti a quella che sarà la nuova città temono che si vada a fagocitare una zona già fortemente compromessa dagli ultimi interventi urbanistici di dieci anni fa”. Tra due mesi sarà aperto il primo cantiere sulle vecchie acciaierie, che entro il 2024 porterà alla fine dei lavori per l’ospedale, la stazione a scavalco, la prima porzione di parco urbano di 14 ettari e i primi insediamenti per 150mila metri quadri di volume tecnico, di cui 60mila di residenza, 75mila di terziario e il resto per le funzioni commerciali. “Le altezze maggiori saranno concentrate verso la città già costruita. I rendering sono molto belli, con logge, porticati, balconi vivibili ma poi nella realtà le edificazioni sono sempre diverse, come abbiamo già sperimentato in passato – sottolinea Cesati -. Palazzi fino a 60 metri di altezza per noi sono inaccettabili: si crea un muraglione davanti alle nostre abitazioni”.

C’è l’impatto, ma c’è anche il nodo del traffico di attraversamento. “Sappiamo il peso insediativo, ma non conosciamo ancora il numero di appartamenti e il loro taglio. Se poi una grande parte sarà in affitto avremo un turnover massiccio. Avremo Città della Salute, un parco con diverse funzioni di aggregazione e altri servizi – conclude la rappresentante del comitato -. Già oggi dobbiamo proteggerci dal gas di scarico delle auto e del traffico e non osiamo pensare come sarà in futuro con un flusso molto più pesante. Dopo 10 anni, accanto alle nostre case, abbiamo un cantiere ancora aperto. Abbiamo visto solo disagi in questi anni”. I volumi sono gli stessi del vecchio piano Falck, anche se spalmati in modo diverso. “Abbiamo scelto di liberare spazio a terra, andando in verticale, proprio per dare più vivibilità in generale. Ci sarà un corridoio di protezione e opere a mitigazione – replica l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda -. Faremo una commissione ad hoc e dialogheremo con il comitato”. A ridosso di piazza Diaz nascerà lo studentato. Poi ci saranno funzioni terziario/uffici e una struttura alberghiera. Qui le altezze andranno da 54 a 62 metri, considerando i negozi al piano terra. In via Mazzini si arriverà fino a 30 metri. “Nel complesso i volumi sono quelli del piano ereditato – conclude Lamiranda -. E le altezze anche prima erano di 30 metri, ma nella vecchia concezione c'era sì un vero blocco. Crediamo di ottenere un’armonizzazione degli spazi liberi rispetto agli ingombri. Avremo anche la riqualificazione di via Mazzini e la creazione del prolungamento di via Acciaierie in un nuovo quartiere, integrato alla Sesto esistente”.  

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