Palasharp, ultima chiamata: la Giunta cerca un privato per un progetto sportivo

Altrimenti il Comune dovrà procedere con la demolizione a proprie spese della tensostruttura di via Sant’Elia: 600mila euro

Palasharp

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Milano, 5 febbraio 2018 - Ultima chiamata per l’ex Palasharp. Il Comune dovrà procedere con la demolizione a proprie spese (oltre 600 mila euro) della tensostruttura di via Sant’Elia inaugurata nel 1985 (allora era il PalaTrussardi) e chiusa dal 2011, se non riuscirà a individuare nei prossimi mesi un privato pronto a realizzare e finanziare un progetto di valorizzazione dell’area. I vincoli fissati dalla Giunta in questa chiamata informale sono due: che si tratti di un progetto legato allo sport e che i costi di demolizione dell’impianto siano a carico del privato.

Un iter confermato da una determina comunale della direzione Patrimonio immobiliare in cui si legge che «visto il precario stato manutentivo della struttura, il degrado dell’area e i relativi problemi di igiene, sicurezza e di occupazioni abusive, la scrivente area ha chiesto all’area tecnica di attivare le necessarie procedure volte alla demolizione della struttura». Nello stesso documento, però, si sottolinea che «poco dopo l’assessorato allo Sport ha avviato la trattazione di un progetto di partenariato per la riqualificazione del Palasharp e per il suo utilizzo. A tal fine sta effettuando le verifiche e tutti i necessari approfondimenti». Non risulta che sia arrivata ancora alcuna offerta da un privato per la valorizzazione sportiva dell’area, ma nella determina sopracitata, l’Area Patrimonio immobiliare del Comune assegna la zona dell’ex Palasharp alla direzione Servizi civici, Partecipazione e Sport. Un ennesimo passaggio di consegne tra settori del Comune.

Sì, perché l’ex Palasharp, gestito dal settore Sport fino all’ottobre del 2014, dopo quella data era passato al settore Politiche sociali, perché l’area era stata inserita nel bando per i luoghi di culto e il terreno era stato assegnato in una prima fase al Caim (il Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano), pronto a realizzare una moschea «firmata» Italo Rota. Il bando per i luoghi di culto, però, nell’estate del 2016 è saltato per una serie di irregolarità e l’area dell’ex Palasharp è stata assegnata nell’ottobre successivo al settore Demanio guidato dall’assessore Roberto Tasca. Lo scorso 30 gennaio, però, il terreno è tornato alla direzione Sport, perché la prima a valutare eventuali progetti di restyling deve essere l’assessore allo Sport Roberta Guaineri. Un ultimo tentativo, perché sull’ex Palasharp pende una sentenza della giustizia amministrativa per cui il Comune deve procedere con la demolizione della tensostrutture. Senza privati in campo in tempi brevi, dovrà essere l’amministrazione a sborsare gli oltre 600 mila euro necessari per buttare giù il palazzetto. Una spesa di 600 mila euro, senza dare un futuro all’area, che la Giunta vuole provare a evitare fino all’ultimo giorno utile.

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