"Padroni irresponsabili, canili pieni"

Il bilancio dal rifugio: c’è chi chiama per disfarsi di cani difficili da gestire, chi li molla e si rende irreperibile

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SEGRATE

di Monica Autunno

Randagismo praticamente sconfitto "ma non i cattivi comportamenti. I canili si riempiono per i padroni irresponsabili". Al giro di boa della metà agosto è già tempo di bilanci al canile rifugio della Lega del Cane a Segrate, che ospita, ad oggi, 61 cani e, in una sezione a parte allestita negli ultimi mesi, 12 gatti. Estate non drammatica, ma non certo di tutto riposo. "Il microchip - così Elisa Cezza, referente della Lega del cane, operatrice del canile e responsabile di vari Uffici per i Diritti degli animali in zona - ha ormai consentito, ad anni dall’istituzione, di sconfiggere il “canonico” fenomeno del randagismo. I cani arrivano, e sono arrivati anche in corso estate, qui da noi per altre ragioni: contesti familiari socialmente fragili se non degradati, e fenomeni quasi inspiegabili: cani “chippati”, padroni che ci sono ma che si rendono irreperibili. Peraltro, gli animali restano in questo modo non adottabili". Una decina, da giugno a ieri, gli ingressi: "Fra questi - ancora Elisa - una cucciola probabilmente “importata” via staffetta dal sud, una cucciolata tipo Australian entrata in luglio; un Akita Inu ritrovato legato a un palo e con museruola in un Comune della zona; altri due cani difficoltosi, ceduti per "casi sociali", due cani di proprietà con padroni irreperibili, e una povera femmina anche lei in arrivo da contesto critico, che non viene nè riscattata, nonostante si siano fatte le intimazioni del caso, nè ceduta. Vi sono situazioni che, nonostante gli anni e l’esperienza, fatico sempre a spiegarmi".

Frequenti al telefono del rifugio le richieste telefoniche per cessione (si legga: abbandono in canile) di cani mordaci: "Nella maggior parte dei casi sono cani “presi” in rete, che si rivelano poi difficili, e di cui ci si vuole disfare. Premesso che non è il nostro compito, ci siamo occupati spesso di casi nella nostra zona di competenza, e facciamo da tramite. Più di questo, non possiamo e non vogliamo". In estate anche l’arrivo di un gruppo di cagnolini da un allevamento sotto sequestro nelle Marche: "Un allevamento privato con ottocento cani, tutti o quasi risultati affetti da brucellosi. Ci siamo accollati una piccola quota. Cani malmessi e impauriti". Al rifugio e agli Uda segnalazioni per cani liberi: l’ultima, che viaggia in rete da settimane, riguarda un simil pitbull libero a Gorgonzola, "ci stiamo lavorando". Sulla detenzione, pure regolare, di pitbull e amstaff numeri sempre importanti: 79 a Gorgonzola, 69 a Cernusco, 97 a Cologno, quasi 200 a Pioltello, "e così via - ancora Cezza - . Cosa pensi di questi numeri l’ho detto spesso. Cani non per tutti, troppo spesso presi con leggerezza. Sono per il patentino: senza se e senza ma".

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